Quale futuro per il complesso di Santa Maria del Lavello? Questa la domanda alla quale il sindaco Marco Ghezzi e Armando Friburghi, vice presidente dell’ormai disciolta Fondazione e liquidatore della stessa, hanno provato a rispondere in commissione garanzie statutarie, convocata su richiesta del consigliere di minoranza Paolo Cola, per fare il punto della situazione. Il primo cittadino ha spiegato come si è giunti a questa difficile situazione. Il sindaco ha spiegato, in accordo con la Provincia e gli altri Enti, come arrivare a una soluzione. Il tutto verrà scisso in tre parti: culto, commerciale e culturale. Chiesa e sacrestia dovrebbero passare a una gestione autonoma della parrocchia di Foppenico. Bar e albergo, nel progetto in fase di definizione, verrebbero gestiti da un soggetto terzo, privato, capace di far fruttare uno spazio di pregio. Il comune di Calolziocorte, che si appresta a diventare il comodatario della struttura, ha richiesto agli altri Enti di continuare a garantire appoggio, non potendo pensare che il Monastero del Lavello diventi un "cappio al collo" per le casse comunali. Villa Locatelli ha già confermato sostegno al progetto, confermando i 33.000 euro previsti per il 2020, e stessi importi per il 202122. Beneficiaria sarà la nuova associazione che si occuperà del piano di rilancio in accordo con il Comune. V.D.
CronacaNel futuro del Complesso del Lavello c’è una scissione in vista