REDAZIONE LECCO

Musica all'asilo: il progetto Armonia per l'integrazione e lo sviluppo linguistico

Il progetto Armonia utilizza la musica per favorire l'integrazione e lo sviluppo linguistico nei bambini delle scuole dell'infanzia.

La presentazione del progetto. Lo promuovono i ricercatori dell’Istituto scientifico Medea

La presentazione del progetto. Lo promuovono i ricercatori dell’Istituto scientifico Medea

Musica all’asilo per imparare a parlare, anche con chi parla una lingua diversa o fatica ad esprimersi. È il progetto Armonia: armonia delle note che si susseguono; armonia soprattutto dei e tra i bambini, perché senza un linguaggio comune non c’è apprendimento né integrazione.

Lo promuovono i ricercatori dell’Istituto scientifico Eugenio Medea della Nostra Famiglia di Bosisio Parini, con gli insegnanti della Fism, la Federazione italiana delle scuole materne della provincia di Lecco, supportati dai vertici della Fondazione comunitaria del lecchese e della Fondazione Fratelli Fassoni. Ha già coinvolto 218 bimbi di 16 scuole dell’infanzia.

"Di fronte a situazioni sociali sempre più complesse, spesso legate ai fenomeni migratori, occorre superare le barriere – spiegano dalla Nostra Famiglia -. Il primo ostacolo da abbattere è quello linguistico e comunicativo: sono sempre più numerosi i bambini di madrelingua non italiana, maggiormente a rischio nei percorsi di apprendimento e nella stessa possibilità di integrazione".

"Musicalità, ritmo e linguaggio sono strettamente collegati e diversi studi dimostrano quanto le attività ritmico-musicali siano di particolare rilevanza nello sviluppo del bambino, stimolando lo sviluppo cognitivo e delle abilità di linguaggio", aggiunge la psicologa del Medea Chiara Cantiani.

Le attività Armonia, proposte ai piccoli in forma di gioco sia a scuola con il supporto delle docenti, sia a casa insieme ai genitori, riguardano l’elaborazione acustica, di elaborazione prosodica e di sincronizzazione ritmica: "Abbiamo proposto ai bambini diversi giochi di tipo ritmico-musicale in risposta a stimoli acustici musicali o linguistici, come muoversi a ritmo con la musica, riconoscere suoni più lunghi o più corti", prosegue la psicologa.

I risultati sono sorprendenti. "Usiamo una piattaforma web non solo per effettuare lo screening per evidenziare precocemente la possibile presenza di fragilità nello sviluppo linguistico, ma anche per veicolare i contenuti", sottolinea Maria Luisa Lorusso, psicologa dell’istituto scientifico.