DANIELE DE SALVO
DANIELE DE SALVO
Cronaca

Morire a Merate costa di più: è polemica

Tutto costa. A Merate anche morire. Il prezzo per l’eterno riposo? Cinquanta euro. Sono la nuova tassa che familiari...

Tutto costa. A Merate anche morire. Il prezzo per l’eterno riposo? Cinquanta euro. Sono la nuova tassa che familiari...

Tutto costa. A Merate anche morire. Il prezzo per l’eterno riposo? Cinquanta euro. Sono la nuova tassa che familiari...

Tutto costa. A Merate anche morire. Il prezzo per l’eterno riposo? Cinquanta euro. Sono la nuova tassa che familiari dei de cuius devono pagare per poter trasportare i feretri dei propri cari estinti. Il conto lo riscuotono direttamente in fattura i necrofori: i 50 euro sono infatti richiesti agli addetti delle agenzie funebri a cui ci si rivolge per organizzare il funerale con annessi e connessi, i quali ovviamente si rivalgono poi sui clienti, o meglio i loro eredi, perché chi trapassa nel mondo dei più almeno non ha più l’onere di mettere mano al portafogli.

È quanto previsto in una delibera di giunta: "Autorizzazioni al trasporto salme/resti/ceneri: diritti di segreteria per istruttoria amministrativa 50 euro". Sono state ritoccare al rialzo anche altre tariffe cimiteriali: l’incremento è del 3,2% e riguarda concessioni, lampade votive e le tariffe penali. E se non si era residenti a Merate, la fattura aumenta del 50%.

"Da quest’anno costa di più non solo vivere ma anche morire a Merate! - la denuncia dell’ex borgomastro Massimo Panzeri, ora in opposizione -. Residenti e non infatti, senza distinzioni, devono pagare 50 euro titolo di rimborso spese per “gestione pratica“".

Il sindaco Mattia Salvioni (foto) a passare per chi specula sul caro estinto proprio non ci sta: "A Merate ci sono un ospedale e case di riposo dove pazienti e ospiti possono morire. Significa 500 decessi in più ogni anno di lavoro aggiuntivo per i nostri uffici".

La "gabella sulla morte" c’è inoltre in diverse altre città. A Lecco ad esempio è di 110 euro. E per gli aumenti? "Non sono aumenti – la risposta -. Sono adeguamenti Istat dovuti. Gli aumenti li ha fatti chi ci ha preceduto". Cioè chi ora si lamenta. D.D.S.