Lecco – Morgan, il noto cantatutore e personaggio televisivo al secolo Marco Castoldi, è stato ammesso alla giustizia riparativa, prevista dalla legge Cartabia. Il giudice monocratico del tribunale di Lecco, Gianluca Piantadosi, ha accolto l’istanza avanzata dal suo legale – l’avvocato Rossella Gallo – che gli permetterà di intraprendere il percorso in un centro antiviolenza del Comune di Milano. Inoltre ha fissato la nuova udienza, a marzo, per valutarne i risultati e riprendere il processo. Nelle tre pagine dell’ordinanza il giudice Piantadosi indica i motivi dell’accoglimento della giustizia riparativa per Castoldi, imputato al tribunale di Lecco per stalking nei confronti della ex compagna, la musicista Angelica Schiatti.
È la prima decisione sulla giustizia riparativa applicata dal tribunale lecchese, accolta però con disappunto dall’avvocato Maria Nirta, che difende la giovane Angelica Schiatti, che aveva avuto una relazione con Morgan e che tra il 2020 e il 2021 avrebbe subito atti persecutori e diffamazione. Schiatti all’epoca dei fatti risiedeva a Merate. «È una soluzione che ritengo non percorribile», spiega Nirta. Soddisfatta della decisione del giudici invece Rossella Gallo, che difende il cantautore: «Avrà la possibilità di riabilitarsi, Morgan non è un mostro. Lui ci crede in questo percorso e al termine vedremo una persona diversa». Ma ieri su Instagram Morgan scriveva: «Non andrò in nessun centro antiviolenza. Non ho fatto violenza a nessuno. Io sono un centro antiviolenza».
In ogni caso toccherà agli operatori della struttura cui sarà destinato Morgan verificare la fattibilità oltre ad acquisire il consenso libero, scritto e informato delle parti. Anche se non dovesse esserci il consenso della presunta vittima, potrebbe proseguire il solo Morgan, a quel punto con una vittima cosiddetta “aspecifica”. Quella tra Morgan e l’ex fidanzata Angelica Schiatti è una querelle che si è spinta oltre l’aula di un tribunale di provincia, assumendo risvolti nazionali, e che nel corso dell’estate ha coinvolto anche altri esponenti del mondo della musica (come il nuovo compagno di Schiatti, Calcutta, che si era espresso sui social).
Secondo l’accusa, Castoldi avrebbe molestato e diffamato la sua ex perseguitandola con messaggi sui profili social e apostrofandola con frasi volgari. I due, che si conoscevano dal 2013, avevano avviato una relazione, troncata nel corso del primo lockdown, ma Morgan non avrebbe accettato la decisione dell’ex. Scatenando, secondo Schiatti, la sequela di insulti e molestie finita poi in Aula. Dopo un rimbalzo di competenze tra Monza e Lecco, il processo è stato incardinato nel capoluogo lacustre e l’udienza di ieri serviva per valutare la strada di una conciliazione tra Morgan e Angelica. Ieri in aula non c’era nessuno dei due.
Nell’udienza precedente in cui il suo legale aveva avanzato l’istanza per un percorso di giustizia riparativa, Morgan aveva detto: «Sono qui con le migliori intenzioni, ho perso tutto, ho enormi problemi economici, sono distrutto dal punto di vista familiare e morale». «Sono pronto – aveva aggiunto – a risarcire con 15mila euro la parte civile e in me permane la volontà di conciliare ma prendo atto della volontà della signora Schiatti di non farlo, affronto dunque il processo perché non ho nulla da nascondere. Auspico un maggior rispetto della mia persona». Dopo la decisione di ieri del giudice Piantadosi che ha disposto la mediazione ci sarà il ritorno in aula il 14 marzo 2025. In quella sede, con la ripresa del processo, si valuterà la conclusione del percorso effettuato dall’imputato.