Moregallo, i sub dei vigili del fuoco in addestramento al cimitero di rottami sommersi

I sommozzatori di Genova si sono esercitati in un'immersione in alto fondale a basse temperature

Mandello del Lario (Lecco), 17 febbraio 2023 – E' un cimitero sommerso di auto o di ciò che ne resta. Ma è anche un cimitero di sommozzatori. Nelle acque del Moregallo, sponda occidentale di quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno, hanno perso la vita in molti. Sono almeno un decina negli ultimi 15 anni i sub che lì sotto, dove la luce del sole non riesce a filtrare, sono morti; tre solo negli ultimi mesi. E' un poco come una "zona della morte" sull'Everest, ma al contrario, degli abissi invece che dell'altezza. Malori, miscele d'aria sbagliate, embolie, risalite troppo rapide, bombole rimaste a secco, difficoltà tecniche, valutazioni non corrette, a volte imprudenza... ogni errore, ogni problema, ogni inconveniente in quell'ambiente estremo perfino per i pesci, non lascia possibilità di scampo.

Per questo il Moregallo, con le sue decine di carcasse di macchine e moto, oltre ad essere una mecca per tutti gli appassionati di subacquea, è anche una palestra naturale per i soccorritori che si addestrano a salvare sub in difficoltà. Nei giorni scorsi lì si sono esercitati anche i sommozzatori dei vigili del fuoco di Genova, tra i migliori al mondo. Hanno sperimentato un'immersione in alto fondale a basse temperature: con apposite sottomute riscaldate, alimentate a batteria, si sono spinti a oltre 60 metri di profondità. Da riva e dalle barche di supporto li hanno costantemente assistiti e monitorati i colleghi. E' stata un'esercitazione; la prossima volta però potrebbe per un'emergenza reale, come ne capitano tante al Moregallo, ed è meglio essere sempre pronti, perché gli abissi non perdonano.