Montevecchia, la storia di Ghirino: salvato dall'annegamento, ora è di nuovo libero

Un pensionato ha trovato nel Parco della Valle del Curone un piccolo di ghiro che stava per affogare. Dopo essersene preso cura lo ha lasciato andare libero nel suo habitat

Il ghiro Ghirino

Il ghiro Ghirino

Montevecchia (Lecco), 16 febbraio 2023 – Il piccolo ghiro era a terra e stava annegando nella pozza d'acqua in cui era caduto. Era bagnato fradicio, sembrava quasi un pulcino, più che un roditore. Tremeva di freddo e anche per paura.Era talmente stremato dalla fatica di restare in vita che non riusciva nemmeno più a tenere i suoi teneris occhietti aperti. Fortunatamente per lui, prima che fosse troppo tardi, è passato di lì Silvano Grassi, un pensionato milanese di 75 anni montevecchinod'adozione di lunga data. Quando lo ha visto non ci ha pensato su duevolte: lo ha subito raccolto e lo ha salvato.

Il salvataggio

Silvano si è portato il ghiro a casa a casa. Lo ha ribattezzato Ghirino. Lo ha asciugato, dissetato con acqua, rifocillato con mela e frutta secca, lo ha scaldato con una copertina e lo ha curato curato, tenendolo con sé per alcuni giorni, per tutto il tempo necessario, fino a quando non la bestiola non si è completamente ristabilita. Una volta che Ghirino si è ripreso, Silvano avrebbe voluto liberarlo e lasciarlo andare libero, nel suo ambiente naturale. Occuparsi di un ghiro non è tuttavia un compito che capita a tutti giorni: non sapendo come comportarsi, né a chi rivolgersi, ha chiesto consiglio in rete. In poche ore ha ricevuto una valanga di messaggi.

I social

Tra i molti che di volta in volta si improvvisano virologi, allenatori, veterinari e tuttologi da tastiera, lo hanno contattato anche alcuni esperti, esperti veri, non esperti improvvisati da social. Tra loro ad esempio hanno risposto asuo appello una guardia venatoria volontaria della Provincia diLecco, una volontaria del Centro di recupero animali selvatici Stelladel Nord di Calolziocorte e una delle Gev, le Guardie ecologiche volontarie del Parco regionale e della Valle del Curone, di cui tral'altro è stato membro anche Silvano in passato. Tra tutti gli hanno fornito intanto indicazioni utili su come occuparsi al meglio dell'animaletto, e poi hanno allertato gli agenti della Polizia provinciale.

La liberazione

Due guardie venatorie volontarie si sono così presentate a casa sua per recuperare Ghirino e  trasferirlo in un Cras per la fauna selvatica in difficoltà. “Hanno però constatato che non aveva ferite ed era vivacissimo – racconta Silvano -. Dopo un breve consulto con un esperto, hanno quindi ritenuto opportuno lasciarlo libero nel suo ambiente naturale”. I lghiro è stato riposto in una legnaia, nella stessa scatola che negli ultimi giorni era diventata la sua tana. Gli hanno lasciato pure  una abbondante scorta di mandorle e nocciole affinché non gli manchi da mangiare e possa riprendersi completamente. “Ciao Ghirino – è il saluto di Silvano -. Corri felice e... sogni d'oro".