REDAZIONE LECCO

Monte Legnone bello e difficile con la neve in quota

Una cresta affilata e ripida e un crinale, quello che porta alla vetta del monte Legnone (2.609 metri), dove bisogna prestare attenzione e procedere con cautela a causa dell’esposizione sia sul versante Nord, che domina sulla Valtellina, sia su quello Ovest che precipita verso Premana. È quello il luogo dove si è verificato l’incidente che è costato la vita a Alessandro Bisi. Le condizioni di questi giorni hanno reso ancora più insidioso il percorso con uno strato di neve depositato sulla roccia a rendere tutto ancora più complicato anche per chi procede con piccozza e ramponi, che riescono a fare presa soprattutto in presenza di ghiaccio e con condizioni decisamente più invernali. Alessandro stavo scendendo dalla cresta quando deve essere avvenuto l’incidente. Forse ha perso l’equilibrio dopo aver “ramponato“ qualcosa ed è precipitato sul versante lecchese. Non ha avuto scampo perchè una volta caduto in quel punto non c’è possibilità di rallentare e fermare il volo, e, dopo un volo di centinaia di metri, è stato ritrovato morto all’interno del canale Ovest. Un imbuto di roccia e neve che taglia in due quel versante della montagna.