Mobilitazione in piazza contro l’amianto killer

Tute bianche e flash mob del gruppo lecchese “Aiuto mesotelioma“ in piazza Garibaldi

Migration

Tute bianche, come quelle che indossano i tecnici impegnati in operazioni di bonifica per contrastare rischi nucleari, biologici, chimici e radiologici, oppure gli scienziati che lavorano in laboratori dove si ha a che fare con virus letali. Le hanno indossate ieri in centro a Lecco i volontari del Gruppo aiuto mesotelioma, guidati dalla presidente Cinzia Manzoni, per lanciare l’allarme non contro radiazioni nucleari o agenti patogeni mortali, ma contro un killer altrettanto invisibile e altrettanto pericoloso, anzi più pericoloso: l’amianto. Il flash mob, anzi il flash smog si è svolto in piazza Giuseppe Garibaldi, fuori dalla sede dell’ex Popolare di Lecco, destinata a diventare il futuro nuovo municipio, un edificio infestato dall’amianto.

L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con i volontari di Legambiente e gli studenti del movimento Fridays for future per lanciare la petizione "Apriti cielo" proposta dagli attivisti della Rete Ambiente Lombardia sul miglioramento della pessima qualità dell’aria in tutta la regione, un documento che chiede tra il resto la semplificazione delle pratiche burocratiche per portare a termine le bonifiche dall’asbesto, messo al bando dal 1992 ma che continua come un cecchino a colpire a distanza di anni i suoi proiettili cancerogeni.