
di Angelo Panzeri
Processo Gilardoni Raggi X: assolti i tre imputati. Roberto Redaelli, Maria Papagianni e Andrea Ascani Orsini, il primo accusato di maltrattamenti e lesioni sul personale dell’azienda di Mandello Lario e gli altri due di omissione di controlli sono stati assolti con formula piena. "Il fatto non sussiste", è quanto ha pronunciato nel tardo pomeriggio di ieri il giudice monocratico Martina Beggio. Le motivazioni saranno depositate in 90 giorni. Eventuali colpe sarebbero solo per l’ex patron Maria Cristina Gilardoni, che però non è giudicabile perché ritenuta "incapace di intendere e volere" da una perizia eseguita da uno psichiatra lo scorso anno e quindi esclusa dal processo.
L’imprenditrice Maria Cristina Gilardoni e Roberto Redaelli, ex capo del personale della Gilardoni Raggi X, l’azienda che produce e controlla i sistemi radiografici di aeroporti e luoghi sensibili di mezza Italia con sede a Mandello Lario, con Maria Papagianni e Andrea Ascani Orsini sono finiti a processo per gli episodi contestati dalla Procura di Lecco per un presunto mobbing di massa in azienda tra il 2013 e il giugno 2016, quando scattò l’inchiesta. Sono 35 le parti offese: operai e impiegati che, secondo la Procura di Lecco, sarebbero stati insultati e picchiati sul posto di lavoro.
Le indagini erano state coordinate dall’allora Procuratore Antonio Chiappani e Pm Silvia Zannini e condotte dalla Squadra Mobile: Maria Cristian Gilardoni e Roberto Redaelli erano accusati di decine di episodi d’insulti ma anche schiaffi, piedi pestati, graffi e addirittura morsi sulle braccia. Per non parlare di mail e telefonate nelle quali ai dipendenti a casa in malattia si metteva in dubbio il reale stato di salute. Roberto Redaelli ha più volte dichiarato la sua estraneità ai fatti e sostenuto: "In Gilardoni veniva tutto deciso dalla signora Maria Cristina".
L’accusa, condotta in aula dal viceprocuratore onorario Pietro Bassi, aveva chiesto 3 anni, sei mesi e venti giorni di pena dell’accusa per Roberto Redaelli e l’assoluzione per Andrea Ascani Orsini e Maria Papagianni. Il giudice Martina Beggio ha letto la sentenza di assoluzione per tutti e tre. "Attendiamo le motivazioni della sentenza, poi decideremo", è quanto affermato dall’avvocatessa Grazia Corti che rappresenta le parti civili. "Sono sconcertato – ha dichiarato Sergio Carugno, rappresentante sindacale della Fiom Cgil – non mi aspettavo una sentenza di questo genere. Sono deluso". "Rispetto la sentenza del giudice – ha commentato all’uscita dal tribunale Marco Soggetti, Rsu Fim Cisl - ma vorrei capire su quali elementi si basano le sue motivazioni". Una sentenza che fa molto discutere.