DANIELE DE SALVO
Cronaca

Umberto, addio al pastore-pellegrino di Merate: girava a piedi l’Italia

Nato e cresciuto a Merate, Umberto Quinterio aveva 58 anni. Trovato cadavere dalla coppia che lo ospitava in provincia di Venezia

Umberto Quinterio ha fatto il pastore in Maremma e nel Cuneese Nel 2013 l’incontro con un sacerdote e la lettura di un testo ascetico di metà Ottocento lo avevano spinto a diventare un pellegrino

Umberto Quinterio ha fatto il pastore in Maremma e nel Cuneese Nel 2013 l’incontro con un sacerdote e la lettura di un testo ascetico di metà Ottocento lo avevano spinto a diventare un pellegrino

Merate, 8 gennaio 2025 – Umberto il pastore-pellegrino è morto nell’abitazione di chi gli aveva aperto le porte di una propria casa in disuso per aiutarlo. Lo ha stroncato un malore.

Si è spento il giorno dell’Epifania, a San Michele al Tagliamento, in provincia di Venezia. Umberto Quinterio aveva 58 anni. Era originario di Merate, il suo paese natio e dell’infanzia.

Girava l’Italia a piedi, per placare l’inquietudine interiore che da giovane lo ha spinto a diventare pastore, prima in Maremma, poi nel Cuneese, e successivamente, il, 18 aprile 2013, in seguito all’incontro con un sacerdote e alla lettura del libro “Racconti di un pellegrino russo”, un testo ascetico di metà Ottocento, a diventare a suo volta pellegrino, come il protagonista del libro che gli ha cambiato la vita.

Zaino in spalla con i pochi averi, un bastone per sostenersi, un sacco a pelo, un crocefisso al collo, Umberto girovagava per l’Italia, senza nemmeno il cellulare in tasca. “Una scatoletta che tutti tengono attaccata all’orecchio senza dare retta più a niente, sempre di corsa da una parte all’altra”, lo definiva più con spavento che con disgusto.

Si accampava qua e là, quasi sempre all’addiaccio, guadagnandosi da vivere con lavoretti di fortuna e soprattutto grazie alla generosità di quanti incontrava per strada. Proprio come gli ultimi amici che ha conosciuto a inizio dicembre e che lo hanno ospitato, preoccupati pure dal suo stato di salute sempre più precario.

“Gli abbiamo proposto di sostare per alcune settimane da noi – il racconto di marito e moglie veneti che lo hanno accolto –. L’altro ieri, quando siamo passati a salutarlo e sincerarsi delle sue condizioni, purtroppo lo abbiamo trovato morto”.

Infarto, la probabile causa del decesso. Su quanto successo a Umberto la magistratura ha avviato un’inchiesta, che è già stata chiusa, perché dalle indagini e dagli accertamenti è stato appurato che Umberto sia morto per causa naturali.

L’ultimo paese di residenza ufficiale di Umberto dovrebbe essere Demonte, dove probabilmente verrà seppellito, ma chi lo ha aiutato vorrebbe rintracciare qualche familiare e parente rimasto per condividere gli ultimi ricordi di Umberto, il pastore-pellegrino.