Merate, ''L'ospedale non chiude'': ma scatta l'allarme per la Pediatria

Il direttore generale rassicura sulle sorte del San Leopoldo Mandic ma la paura resta

Il pronto soccorso di Merate

Il pronto soccorso di Merate

Merate, 22 gennaio 2019 – Contrordine all'ospedale di Merate. Il Pronto soccorso non chiuderà di notte, scatterà la serrata del Punto nascite e nemmeno verranno cancellati 10 posti letto della Medicina per realizzare un nuovo hospice a Lecco.DIETROFRONT - A dichiarare il dietrofront rispetto a quanto aveva ipotizzato è stato lo stesso Paolo Favini, il neo direttore generale dell'Asst di Lecco a cui afferisce anche il San Leopoldo Mandic. Lo ha annunciato durante il primo incontro tra i primi cittadini del Consiglio di rappresentanza dei sindaci dei 180 Comuni del territorio dell'Ast della Brianza e i nuovo vertici del del sistema sanitario territoriale che sono Silvano Casazza a capo dell'Ats della Brianza, Mario Alparone dell'Asst di Monza, Nunzio Del Sorbo dell'Asst di Vimercate e appunto Paolo Favini dell'Asst lecchese. Quest'ultimo, durante la riunione, ha confermato che non si prospettano né la chiusura notturna del Pronto Soccorso né la chiusura del Punto nascite, ma ha pure chiarito che l'Asst di Lecco costituisce un unicum, senza privilegiare né penalizzare un presidio rispetto all’altro, ma con una visione strategica d’insieme tra l'Alessandro Manzoni di Lecco e il San Leopoldo Mandic.IL PRESIDENTE DEL DISTRETRO Sull'argomento è intervenuto anche Filippo Galbiati di Casatenovo, presidente del Distretto dei sindaci di Lecco. “È molto importante che sia fatta chiarezza sulle sorti dell'ospedale di Merate, anche per dare maggiore serenità ai professionisti che vi operano. Solo così il presidio confermerà la propria attrattività e sarà più semplice reperire e mantenere le professionalità, con conseguenze positive sulla qualità dei servizi. Il San Leopoldo Mandic è un presidio strategico, su cui investire per il futuro. Per questo ritengo opportuno che le modalità comunicative siano gestite al meglio, in modo coordinato, perché sia chiara la visione circa il futuro dell'ospedale”.LA PEDIATRIA - Le rassicurazioni formali tuttavia sembrano non bastare. Diversi esponenti della politica locale stanno organizzando una manifestazione a difesa del nosocomio brianzolo, anche perché segnali preoccupanti giungono pure dal reparto di Pediatria. “Anche la Pediatria, che è stata retta per più di quattro anni da primari facenti funzioni graditissimi, è passata da una percentuale di saturazione posti letto del 74% nel 2017 all’attuale 43,14% diventando anch’essa a rischio”, avvertono i rappresentanti sindacali dell'Usb, la componente più votata all'ultimo rinnovo della Rsu interna al presidio brianzolo.L'USB - “Nonostante gli sforzi e la buona volontà del personale. il presidio di Merate non può fornire un adeguato e dignitoso servizio ai cittadini in queste condizioni e senza il loro aiuto – chiamano a racconta i cittadini i vetrici regionali dell'Unione sindacale di base -. Organizzeremo quindi una manifestazione per evidenziare le responsabilità degli amministratori dell’Azienda socio-sanitaria territoriale e chiedere un'assunzione di responsabilità a quelli dei Comuni direttamente interessati dai problemi, affinché si intervenga a risolvere al più presto la situazione”.

di D.D.S.