
Medico morto nel rogo Stava andando dai suoi pazienti
Stava andando a Borgo di Terzo da alcuni suoi pazienti il dottor Francesco Randon, 60 anni, morto carbonizzato nell’abitacolo della sua auto dopo il violento impatto frontale con un tir. L’auto del medico ha preso fuoco, il fumo nero era visibile a distanza. Della Ford Puma è rimasto ben poco. L’identità della vittima solo a tarda sera; gli agenti della Polstrada di Bergamo sono arrivati a lui incrociando una serie di elementi: il modello dell’auto, parte della targa e del telaio. Uno dei suoi pazienti stenta ancora a crederci. All’origine del drammatico incidente, avvenuto lunedì pomeriggio sulla statale 42, nel territorio di Brusaporto, potrebbe esserci un malore. È una delle ipotesi presa in considerazione. Sull’asfalto non sono stati rilevati segni di frenata. Il conducente del mezzo pesante, Carlo Julita, 51anni, ha raccontato di aver visto piombare davanti l’auto. Ha provato a sterzare ma non è stato sufficiente per evitare lo schianto. Originario di Padova, Francesco Randon, domiciliato a Fara Gera d’Adda, l’ultimo incarico l’aveva ottenuto a Pontirolo Nuovo, nella Bassa, dove si era insediato soltanto il 29 maggio scorso, affiancando i colleghi Rassoul Ansarin e Marco Colombo. Si era fatto carico di quei pazienti rimasti senza medico a causa del pensionamento dei precedenti dottori: la maggior parte residenti a Pontirolo, alcuni nella vicina Canonica d’Adda. "Una persona disponibile, affabile e professionale – ricorda il sindaco di Pontirolo Nuovo, Gigliola Breviario, che porge le condoglianze alla famiglia a nome dell’amministrazione comunale -. Non guardava mai l’orologio e anzi, dedicava ai suoi nuovi pazienti tutto il tempo possibile". Randon lascia nel dolore la moglie e una figlia, che lo vogliono ricordare come nella foto in copertina: sorridente, con una polo azzurra come il mare alle sue spalle. E arriva anche il cordoglio di Ats: "Apprendiamo la notizia della tragica scomparsa del dottor Randon, Medico di assistenza primaria a Pontirolo Nuovo. La Direzione strategica di Ats Bergamo invia le più sentite condoglianze e partecipa al lutto della famiglia, stringendosi al dolore che ha coinvolto anche la categoria, ricordando la grande professionalità del medico e le doti umane che lo hanno contraddistinto". Francesco Donadoni