Un filo blu, che attraversa e unisce tutta la Lombardia. È l’Adda, il quarto fiume italiano per lunghezza, che sgorga in Val Alpisella, in Valtellina, e sfocia 313 chilometri dopo nel Po a Castelnuovo Bocca d’Adda, nel Lodigiano, dopo aver attraversato le province di Sondrio, Como, Lecco, Bergamo, Monza, Milano e Cremona e aver alimentato il lago di Como. Ma il Filo blu è anche il nome di un progetto di valorizzazione del territorio attraversato dall’Adda, per promuovere con rispetto le ricchezze naturalistiche, storiche e culturali che si trovano all’interno del Parco Adda Nord e nei 35 paesi del Parco da Lecco a Cassano. Perché l’Adda non è solo un corso d’acqua. L’Adda significa industrie, come testimoniato dal Villaggio Crespi; opere d’arte come i Promessi sposi di Alessandro Manzoni o alcune opere di Leonardo da Vinci, capolavori architettonici come La Rocchetta. A dare il via al progetto sono i vertici del Parco Adda Nord, con i curatori dell’associazione culturale Art Maiora. "È un momento importante di sviluppo della valorizzazione del nostro territorio e delle nostre comunità – spiega Francesca Rota, presidente del Parco Adda Nord, con il consigliere delegato alla Cultura Ignazio Ravasi -. L’obiettivo è portare a completamento una rivisitazione di tutti gli elementi importanti di carattere culturale e fruitivo della nostra area protetta". Partecipano alla proposta esponenti istituzionali locali e privati. Le prime attività realizzate sono un logo e ad un brand identitario, il sito web, le postcards informative, lo shooting fotografico, il totem informativo e un video clip. Nei prossimi mesi verranno sviluppare altre azioni, per le quasi si stanno già raccogliendo le risorse necessarie. "Il Filo blu è molto più di un progetto di promozione turistica - spiega Claudia Sartirani, responsabile del progetto per Art Maiora -. È un invito a esplorare e immergersi nelle molteplici sfaccettature del fiume Adda, a scoprire le sue meraviglie nascoste e a comprendere la sua importanza culturale, storica e ambientale. Vogliamo connettere passato, presente e futuro, mantenendo viva la memoria delle generazioni che hanno vissuto e che vivranno ancora lungo il corso di questo straordinario".