Sequestrata e picchiata per nemmeno cento euro

Una serata da incubo per una donna di 42 anni in Contrada Maggiore

Indagano i carabinieri

Indagano i carabinieri

Mandello (Lecco), 11 maggio - Sequestrata e picchiata e minacciata in casa propria per nemmeno cento euro. L’altra sera, poco prima delle 20 intorno all’ora di cena, una donna di 42 anni di Mandello del Lario, che abita da sola nella zona di Contrada Maggiore a Olcio, è stata assalita nel proprio appartamento da uno sconosciuto che l’ha immobilizzata, massacrata di botte e poi le ha puntato un coltello alla gola, obbligandola a consegnargli tutti i soldi che aveva in tasca nel portafogli, cioè nemmeno un centinaio di euro in contanti tra una banconota da 50 euro e altre da 10 e 5 euro, più alcuni spiccioli. Una volta ottenuto ciò che voleva il delinquente è scappato e la 42enne ha potuto lanciare l’allarme e chiedere aiuto. È stata soccorsa dai sanitari del 118, poi, dopo le prime cure, è stata trasferita d’urgenza in ambulanza in ospedale all’Alessandro Manzoni di Lecco dove è stata ricoverata. Sul posto sono poi intervenuti i carabinieri di Mandello, in zona è subito scattata un’imponente battuta di caccia al colpevole, dell’autore dell’assalto all’arma bianca tuttavia si sono perse subito le tracce. Sulla vicenda ci stanno lavorando pure i militari del Nucleo operativo della compagnia di Lecco.

«Non era né incappucciato né mascherato, ha agito a volto scoperto, ma io non lo conosco – ha raccontato la vittima della rapina, un’operaia, agli investigatori -. Mi ha colto di sorpresa senza che nemmeno potessi reagire. Mi ha subito immobilizzata, picchiata e minacciata. Voleva i soldi.... «Dammi i soldi o ti ammazzo», continuava a ripetermi». Contrada Maggiore è abbastanza appartata, nessuno dei residenti ha tuttavia notato nulla di strano né potuto fornire altri elementi. Nei paraggi inoltre non sono installate telecamere. Tra le ipotesi formulate ci sono quella del furto degenerato, magari da parte di un tossicodipendente a caccia di soldi per qualche dose, oppure, al contrario, del raid da parte di qualcuno che in qualche modo sapeva chi colpire, come e quando, approfittando che che vive da sola. A gennaio, sempre nell’Alto Lario, a essere sorpresi in casa, immobilizzati e pestati a sangue, erano stati un 87enne e la figlia di 52 anni.