REDAZIONE LECCO

Mandello, la Guzzi tra storia e passione

La grande festa per i 95 anni del mito

In paese sono attesi diecimila appassionati dell'Aquila

Mandello del Lario (Lecco), 10 settembre 2016 - Già dalle prime ore di ieri la macchina organizzativa vedeva concretizzate le proprie aspettative. Le tende allestite presso l’area Giardini e il Lido Comunale già davano il segnale che la tanto sospirata ora dei 95 anni Moto Guzzi era suonata. Ovunque nei bar, nei luoghi deputati al ritrovo come l’Antica Officina del Giorgio Feree dove è nata la prima Guzzi non si parla altro che l’unico comune linguaggio targato Aquila.

Dai discorsi di carattere prettamente tecnico meccanico a quello delle parentesi di una lunga storia vissuta da chi ha lavorato in quella azienda o da chi solamente ha cavalcato una moto uscita dalla fabbrica di via Parodi. Anche il parroco di Abbadia Lariana, don Vittorio Bianchi, mandellese doc, è cresciuto a pane Guzzi. Con il padre, operaio tornitore nell’azienda motociclistica è cresciuto nel «Casone» di piazza san Zeno costruito per i dipendenti. Il parroco aveva uno Zigolo colore grigio che lo ha portato ovunque. I suoi ricordi datano anni cinquanta: «Da ragazzini andavano fuori l’azienda ad attendere i piloti per avere il loro autografo. Da Tenni ad Agostini, Balzarotti, Lorenzetti, Bertacchini, Rufo. Io avevo dieci anni e non posso dimenticare d’essere stato la mascotte della Canottieri Guzzi. Inoltre d’essere salito su quel treno organizzato appositamente per assistere alle gare motociclistiche sul circuito di Monza. Andavamo fieri di questa azienda. In giro quando mi veniva chiesto di dove fossi, la mia risposta era: del paese della Moto Guzzi». Un attaccamento da parte dei locali, che trova espansione nel cuore degli stranieri in questi giorni a Mandello. George Stenglein, ex agente della polizia di Monaco è tra i fedelissimi che ogni anno non mancano d’esserci. Per questo speciale compleanno Mandello ha voluto dare il meglio a livello organizzativo, grazie ai Moto Club che si sono associati sotto una unica sigla accomunati dal medesimo intento. La frazione di Molina, ospita la moto storiche che hanno scritto le fulgide pagine della competizione sportiva. Una nuova ed insolita location in cui gli appassionati possono toccare con mano e la mitica 8 cilindri del 1957. Nei posti dove da sempre trasuda il nome Guzzi è da annoverare il Verde di Rongio. Ristorante con alloggio eletto a ritrovo perenne dei Guzzisti. Nella frazione di Mandello ove sorge il complesso, in questi giorni troviamo, tedeschi e inglesi affiliati al Moto Club Gb 40 years. Nato, come ci riferisce Mario De Marcellis, fondatore della struttura alberghiera, da un casuale incontro con Marcello Mancuso. Un italo-inglese commerciante di tessuti che aveva rapporti di lavoro con l’allora mandellese Vellutificio Redaelli negli anni Cinquanta.