Malamovida, è giro di vite: Lecco alza le barricate

Maxi-pattugliamenti. Stop alle scorribande di teppisti col ponte pedonale chiuso

Malamovida

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Lecco, 8 luglio 2022 - Lecco non deve diventare la "Lecco city dove ti rubano la bici", né una "banlieue", neppure una piazza di spaccio di "ganja buona, ma a prezzo carissimo" e nemmeno una terra di nessuno dove girare armati in stile narcos o scorrazzare in bande di quartiere, come invece canta nei suoi testi e mostra nei suoi video Baby Gang, al secolo Zaccaria Mouhib, il trapper di 21 anni di casa. Dopo i ripetuti episodi di malamovida in centro e sul lungolago, le risse, le aggressioni, le botte e le rapine in stazione, così come in viale Filippo Turati, piazza Armando Diaz e dei Cappuccini e i senzatetto molesti in piazza XX Settembre che hanno alimentato le cronache degli ultimi mesi, il sindaco Mauro Gattinoni corre ai ripari e alza letteralmente o quasi le barricate.

Il ponticello pedonale nell’area della biblioteca civica verrà chiuso per bloccare scorribande di giovani teppisti e nei paraggi saranno vietati pure assembramenti di sorta per disperdere i componenti di eventuali "branchi" di strada. In piazza Diaz invece sono pressoché sempre presenti poliziotti e agenti della Locale, mentre sul viale Turati è stato arrestato uno spacciatore che gestiva il mercato della droga. Sono stati però intensificati in generale i controlli in tutti i punti caldi del capoluogo, compresi gli immobili dell’ex Piccola velocità tornati ad essere rifugio improvvisato per clochard. "Pattugliamenti e controlli stanno funzionando", ha spiegato in una conferenza stampa il primo cittadino lecchese, che sembra sembra aver fatto proprio il motto "tolleranza zero". E dove non arrivano gli operatori delle forze dell’ordine, arrivato comunque gli occhi elettronici del sistema di videosorveglianza comunale.

«Disponiamo di 164 telecamere e altre ne verranno installate grazie ad un contributo regionale di 80mila euro", ha aggiunto il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Simona Piazza (nella foto) . Il pugno di ferro, il "grande fratello" e il dispiegamento di poliziotti tuttavia non bastano e da soli non bastano. "Sarebbe sciocco pensare che occorra militarizzare ogni crocicchio di Lecco come lo sarebbe sognare che siano sufficienti un atteggiamento bonario e il dialogo. Una cosa senza l’altra sarebbe parziale. Il nostro compito è integrare entrambi gli aspetti".