Lungolago di Lecco, falsa partenza: rinviato l’inizio dei lavori

L’iter per approvare un progetto che era stato già validato è da rifare. Ora potrebbero volerci altri sei mesi per licenziare la pratica e dare il via

Lungola di Lecco, falsa partenza

Lungola di Lecco, falsa partenza

Falsa partenza ancora prima di cominciare per il nuovo lungolago di Lecco. A ritardare l’inizio dei lavori per ridisegnare il profilo della Città dei promessi sposi, sono i burocrati della Provincia di Lecco, che hanno riavviato da capo l’iter per approvare un progetto che era stato già validato, sebbene si sospetta possa esserci di mezzo pure lo zampino di qualche politico di Villa Locatelli per tirare uno sgambetto al sindaco Mauro Gattinoni e ai suoi per questioni di appartenenza partitica diversa. Non è solo questione di uno spostamento del taglio del nastro tricolore, perché in ballo ci sono gli stanziamenti del Pnrr con cui è parzialmente finanziato l’intervento.

Ad annunciare a sorpresa lo stop per un’opera che sembrava imminente sono stati l’assessore ai Lavori pubblici di Palazzo Bovara Maria Sacchi e il dirigente comunale Alessandro Crippa. "Lo scorso giugno il progetto è stato approvato dai rappresentanti dei vari enti che partecipano all’apposita Conferenza dei servizi – spiega quest’ultimo -, mentre a gennaio abbiamo ricevuto pure il parere favorevole dai funzionari della Soprintendenza di cui abbiamo recepito alcune istanze e modifiche. Ci aspettavamo che dalla Provincia avrebbero confermato il parere favorevole già espresso, invece dalla Commissione paesaggistica hanno deciso di riaprire i termini del procedimento".

Potrebbero volerci 120 giorni, cioè 6 mesi, per licenziare una volta per tutte la pratica. Il nuovo lungolago, o waterfront, è una commessa da 10 milioni di euro: 6 milioni e 700mila euro arrivati dal Pnrr appunto, 1 milione da Regione Lombardia, gli altri 2 milioni 300mila pagati con risorse municipali. L’appalto è stato assegnato, i lavori sono stati affidati, il cronoprogramma è stato studiato nei minimi dettagli e le scadenze sono state pianificate per limitare al massimo i disagi perché i lavori dureranno 624 giorni e coinvolgeranno un’area importante e delicata della città, da punto di vista viabilistico, commerciale e turistico Adesso però occorre ridefinire tutto.