La bomba ecologica e sanitaria pronta a deflagrare in centro città è stata disinnescata. L’amianto che infestava il palazzo di piazza Giuseppe Garibaldi, che era la ex sede della Popolare di Lecco, è stato rimosso. La bonifica è stata compiuta a tempo di record, eppure con anni di ritardo. Per portare a termine le operazioni di rimozione dell’amianto ci sono voluti infatti meno giorni di quanto preventivato, tuttavia l’intervento avrebbe dovuto essere compiuto nel 2019. Sono stati rimossi circa 2mila metri quadrati di lastre d’amianto dalla copertura dell’edificio progettato nel 1941 dall’architetto Mino Fiocchi, sebbene la sua facciata sia stata disegnata e modificata nel 1957 da Piero Portaluppi. Da cronoprogramma i tecnici all’opera avevano ipotizzato due settimane per portare a conclusione i lavori, invece hanno impiegato solo 5 giorni. Grazie all’utilizzo di una gru con braccio telescopico, il materiale rimosso, una volta imballato per evitare la dispersione di polvere e frammenti contaminati, non ha mai toccato terra, proprio per ridurre al minimo i rischi: è stato caricato direttamente sul camion con cui è stato trasferito in un centro specializzato per lo smaltimento. A farsi carico dell’intervento sono stati i proprietari della sede dell’ex quartier generale della Deutsche Bank a Lecco, i soci della "Lariana iniziative immobiliari", che hanno impiegato parecchio a dare seguito all’ordine di bonificare il loro edificio. Non è stata però tutta e solo responsabilità loro: quando erano pronti a cominciare infatti, hanno dovuto sospendere le operazioni per consentire agli amministratori e ai funzionari di Palazzo Bovara di ispezionare lo stabile perché candidato a diventare il futuro nuovo municipio.
Daniele De Salvo