Lombardia, riserve idriche in picchiata: mancano 1.000 miliardi di litri

Calate del 5% in una sola settimana. Toccato il -61% delle “scorte” medie degli ultimi quindici anni

Il fiume Adda in secca

Il fiume Adda in secca

Lecco - Le montagne di Lombardia sono sempre meno imbiancate e i laghi e i fiumi di tutta la regione hanno sempre più sete. "Mai così poca neve in quota negli ultimi 15 anni – lanciano l’allarme da Arpa - Una stagione di accumulo eccezionalmente secca, aggravata nei mesi di maggio e giugno da temperature nettamente superiori alla norma, ha provocato una scarsità di neve senza precedenti sui ghiacciai lombardi". All’Aprica la neve durante l’inverno non ha superato il metro e mezzo d’altezza rispetto ai 2 e mezzo delle annate più bianche. Stessa situazione sull’Adamello e sul Bernina. La neve in quota è più che dimezzata. "I quantitativi di neve misurata, unitamente alle scadenti caratteristiche fisiche e meccaniche interne al manto nevoso, sono presagio di un’estate drammatica", avvertono sempre da Arpa.

Quello che è successo domenica sulla Marmolada potrebbe ripetersi anche su quel che resta dei ghiacciai lombardi. La pioggia e i temporali di ieri come quelli di fine giugno non bastano né a rinfrescare la situazione né a placare la siccità, scatenata e aggravata proprio dalla neve che non è caduta nei mesi scorsi. All’appello mancano più di mille miliardi di litri d’acqua: le riserve idriche regionali totali per l’area alpina e prealpina attuali sono poco più di 776 milioni e mezzo di metri cubi d’acqua, cioè 776 miliardi e mezzo di litri: sono il 5% in meno di settimana scorsa, ma soprattutto il 61% in meno delle riserve medie registrate negli ultimi quindici anni. Soffrono soprattutto il lago di Como il cui livello è sceso sotto il minimo storico e il bacino dell’Adda con i suoi emissari, dalla sorgente in Valtellina, fino alla diga tra Olginate e Calolziocorte, senza la quale il Lario sarebbe ancora più vuoto.

"Il totale attuale della riserva idrica del bacino dell’Adda è diminuito rispetto a settimana scorsa dell’8.7% e risulta inferiore alla media del periodo dal 2006 al 2020 del 71.5%", spiegano ancora gli esperti dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Scarseggia specialmente l’acqua stoccata nel lago che è l’82% in meno. Anche il lago di Iseo e il fiume Oglio sono semivuoti con il 68% di acqua in meno con il livello del Sebino che continua a picchiare verso il basso, mentre le riserve idriche del lago Maggiore e di tutto il bacino del Toce e Ticino sono inferiori rispetto alla media stagionale del 62%, sebbene rispetto a fine giugno siano aumentate del 13%. Pure il lago di Garda e l’Idro hanno sete, come del resto, il fiume Brembo.