Lo smartphone, utile ma quanti pericoli

Laboratorio teatrale sul cellulare usato a volte a sproposito e spesso a rischio della propria incolumità fisica

Lo smartphone, utile ma quanti pericoli

Lo smartphone, utile ma quanti pericoli

Gli alunni delle seconde e delle terze della scuola secondaria di primo grado "Ezio Vanoni" di Ardenno hanno realizzato il "Progetto Inclusività" con i ragazzi dei Prati di Cosio Valtellino: un centro per persone con disabilità, gestito dalla cooperativa sociale Grandangolo. Questo progetto ha previsto tre incontri nel mese di novembre 2022. Mercoledì 2 novembre, gli educatori con gli utenti del centro hanno proposto agli studenti, nella palestra della scuola, dei giochi sull’uso del cellulare.

All’inizio tutti si sono presentati in modo simpatico, facendo il giro di presentazione e posando con mosse esilaranti; ognuno ha urlato il proprio nome mettendosi in una posa che successivamente è stata imitata dal resto della classe. Nel primo gioco bisognava muoversi facendo finta di avere un telefono in mano, stando attenti a non scontrarsi; nel secondo gioco, uno degli studenti doveva mettere gli altri in posa con il telefono in mano componendo una scultura "umana". Mercoledì 9 novembre i ragazzi dei Prati hanno invitato gli studenti delle seconde e delle terze ad assistere al loro spettacolo "Che pirla! Sempre con il telefono in mano", alla prSala Marvelli di Ardenno. In questa rappresentazione hanno mostrato agli alunni i danni che comporta usare troppo il telefono.

Le scene eseguite facevano riflettere su come le persone (bambini, ragazzi, adulti e anziani) passano la maggior parte della giornata su dispositivi elettronici, mettendo in pericolo la propria vita e quella altrui, senza rendersi conto di ciò che gli succede attorno. In una scena, per esempio, c’era un attore che fingeva di stare male e i passanti, invece di aiutarlo, scattavano delle foto e facevano dei video oppure in un’altra c’era un ragazzo che veniva bullizzato, ma non se ne accorgeva perchè non staccava gli occhi dallo schermo del suo telefono. Nell’ultimo incontro, mercoledì 16 novembre, i ragazzi sono andati nelle classi a giocare e a confrontarsi con gli alunni sulle scene dello spettacolo. Inizialmente hanno proposto di fare delle attività sull’immaginazione (l’educatore metteva al centro dell’aula un oggetto e gli studenti dovevano fargli assumere un’altra funzione attraverso il mimo) e successivamente hanno chiesto agli studenti cosa ne pensavano dello spettacolo.

Alla fine di questo incontro i ragazzi del centro hanno regalato alle classi due cartelloni: uno con la scritta "Attenzione Smombie" (colui che cammina per strada senza alzare lo sguardo dallo smartphone, rischiando di inciampare, scontrarsi con le persone, attraversare la strada pericolosamente) e l’altro mostra come stando con la testa troppo inclinata per guardare il telefono si possa danneggiare la colonna vertebrale. Grazie ai ragazzi dei Prati gli alunni della scuola hanno capito che usare troppo il cellulare può creare dipendenza e può essere dannoso per la salute fisica ma anche per quella mentale.