
di Daniele De Salvo
Giada non balla da sola. Con lei balla anche la ministra alla Disabilità Alessandra Locatelli. Ieri la titolare del dicastero ha ospitato nel proprio ufficio a Roma Giada, la campionessa paralimpica italiana di 17 anni di Calolziocorte, vittima di cyberbullismo. Nei mesi scorsi Giada, che ha la Sindrome di Down, è stata presa di mira dagli haters perché ha condiviso in Rete la passione sfrenata per la danza e postato su TikTok video dove si balla e canta, come ogni altra adolescente.
Nonostante Giada sia una principessa del ballo, con un palmarès di decine di medaglie e coppe, tanto che nel 2025 rappresenterà l’Italia ai Mondiali Special Olympics di Torino, i leoni da tastiera per settimane l’hanno bersagliata con uno stillicidio di pesanti insulti e prese in giro, nascondendosi dietro l’anonimato per umiliarla per la sua disabilità. La ministra Alessandra Locatelli, oltre a Giada, ha invitato a Roma anche papà Elio Canino e mamma Lella, i più grandi supporter nell’incoraggiare la figlia “speciale“ a non sentirsi mai diversa. Nonostante la fitta agenda, la ministra alla Disabilità ha dedicato loro più di un’ora e ha promesso che appena potrà andrà a trovare Giada nella scuola di ballo che frequenta e dove si allena per incontrarla insieme a tutti i compagni di squadra di danza paralimpica.
"Quello che è accaduto a Giada accade a tante altre persone – spiega Alessandra Locatelli – Tutti noi dobbiamo promuovere il rispetto e lanciare messaggi di contrasto alla maleducazione e al bullismo. Forza Giada e forza tutti! Siamo più forti del bullismo e del cyberbullismo!" Giada e la ministra hanno girato pure un video insieme. "Stop bullismo" è il messaggio lanciato da Giada.
"Mi raccomando, cerchiamo di essere persone serie, mature, responsabili e di scrivere commenti belli e positivi", è l’appello di Alessandra Locatelli. Il video è stato postato su Facebook e TiTok, proprio come quelli di Giada ballerina. Questa volta però nessun haters ha commentato, anzi i post sono tutti positivi e d’incoraggiamento, perché Giada non balla più da sola.