REDAZIONE LECCO

L’ex scuola centro di accoglienza, è protesta

L’ex scuola centro di accoglienza, è protesta

Migranti al posto di alunni. Nella vecchia scuola elementare dismessa del rione di Lecco verrà allestito un centro di accoglienza temporaneo per profughi. L’ex scuola di Bonacina per un paio di mesi diventerà un hub per 35 richiedenti protezione internazionale.

Lo ha confermato il sindaco di Lecco, intervenuto l’altra sera durante un incontro pubblico proprio sui migranti e il sistema di accoglienza. L’esodo di massa dal Continente nero di quanti scappano da guerre, miserie, fame, persecuzioni, semplicemente cercano legittimamente un presente e un futuro migliori, del resto continua con numeri in costante crescita.

Si stima che in provincia di Lecco ne sbarcheranno da una settantina fino a duecento, che si aggiungeranno ai 700 che già sono ospitati in diverse strutture del territorio. Occorrono però posti, che attualmente mancano. "Cominciamo dai numeri – sono le parole del sindaco –. Nel 2021 da gennaio a ottobre sono stati 50mila i migranti arrivati in Italia, 76mila nel 2022 e già 140mila quest’anno. Ho detto “numeri”, ma sono persone che ci richiamano al valore dell’accoglienza". Da qui la richiesta, accolta, del prefetto di Lecco Sergio Pomponio di mettere a disposizione l’ex scuola di Bonacina per avere almeno una soluzione transitoria. Molti residenti del quartiere tuttavia non ci stanno: l’ex scuola è il simbolo del passato ma anche del futuro, perché è stato approvato un progetto per riaprirla e renderla un asilo nido. Dura pure l’opposizione al nuovo centro di accoglienza del capogruppo della Lega in Consiglio comunale Cinzia Bettega e del segretario cittadino del Carroccio Emanuele Mauri, che argomentano con l’invasione, il 60% delle richieste di asilo respinte a cui però non viene dato seguito e gli episodi di violenza compiuti dagli stranieri.

In realtà nella città dei Promessi sposi i profughi accolti sono un centinaio, compresi una trentina di ucraini. In ogni modo il primo cittadino promette che si tratta di una soluzione provvisoria: "Al massimo fino a prima di Natale, dobbiamo aprire il cantiere per la costruzione del nuovo asilo finanziato con i fondi del Pnrr e dobbiamo rispettare le scadenze". "Manterremo l’impegno scritto preso con il sindaco, l’hub sarà temporaneo", tranquillizza e garantisce pure il prefetto.

Daniele De Salvo