
La "Pietro Scola" di Rancio
Lecco, 2 ottobre 2019 - Un milione e quattrocentomila euro andranno alle scuole paritarie dell’infanzia cittadine. Lo ha deciso il Consiglio comunale nella seduta di lunedì che ha dato il via libera alla nuova convenzione triennale «confermata alle stesse condizioni economiche di quella scaduta lo scorso agosto - spiega Clara Fusi, assessore comunale all’Istruzione - a fronte di uno spostamento di risorse ma con una sezione in meno all’Istituto Maria Ausiliatrice». Le scuole dell’infanzia paritarie in città sono 15, contro le cinque statali, le frequentano 899 bambini di cui 24 con disabilità riconosciute e ai quali sono destinati i 400mila euro dell’intera convenzione. «Nella nuova convenzione si sono aggiunti 50mila euro per il fronte disabilità - spiega l’assessore - che negli anni aumenta nel numero dei casi e nella loro gravità». Nelle scuole dell’infanzia partitarie è iscritto il 70% dei bimbi della città i cui genitori, senza il contributo pubblico, si troverebbero rette ancora più care di quelle che già pagano. «Questa convenzione in qualche modo conferma la specificità e la tradizione della nostra città - spiega l’assessore Fusi - che da una parte è composta da tante piccole comunità unificate negli anni ma che un tempo avevano ognuna la sua scuola e dall’altra ha sviluppato delle competenze straordinarie». Soddisfatta anche Angela Fortino, ex assessore a palazzo Bovara o oggi presidente dell’associazione delle scuole paritarie dell’infanzia di Lecco. «Le nostre scuole garantiscono un servizio essenziale per la città, non solo negli asili nidi ma anche nei micro, quelli nella fascia di età tra glizero e i tre anni». La nuova convenzione non ha mancato di sollevare alcune critiche anche all’interno dello stesso Pd, critiche soprattutto a sinistra e da parte di Vivere Lecco e del Movimento Cinque Stelle che aveva chiesto un ridimensionamento del ruolo dell’associazione, destinataria dei fondi (1,4 milioni) erogati dal Comune di Lecco e incaricata di distribuirli alle singole scuole che negli anni però si sono confermate patrimonio di professionalità e competenze.