
Uno dei nuovi mammografi
Lecco, 12 ottobre 2018 – I vertici dell'Asst provinciale hanno fatto shopping. Dalla direzione dell'Azienda socio-sanitaria territoriale lecchese annunciano di aver comperato quattro mammografi digitali diretti, due dei quali con software per mammografia contrastografica ed uno con stereotassi per l'esecuzione di esami microistologici. I nuovi strumenti diagnostici sostituiranno quelli più vecchi attualmente in dotazione agli ospedale Alessandro Manzonzi di Lecco, San Leopoldo Mandic di Merate e Umberto I di Bellano. Uno è stato già installato nel presidio del capoluogo e sarà attivo entro lunedì, mentre il secondo sarà attivo nella seconda metà di dicembre. A Bellano e ai Merate invece le apparecchiature saranno utilizzabili a partire rispettivamente dalla seconda metà di novembre e entro la fine dell’anno . Si tratta di strumenti all’avanguardia che garantiscono il perfezionamento della qualità diagnostica nell’ambito di un servizio senologico di eccellenza.
“Il cancro alla mammella è la neoplasia più frequente nel sesso femminile, rappresentando il 29% della diagnosi di tumore in Italia -spiega la dottoressa Luigina Pastore, responsabile della struttura semplice dipartimentale di Imaging e Sscreening della mammella -. La mammografia, gold standard per la diagnosi precoce, ha permesso una notevole riduzione della mortalità per tumore al seno, stimata dal 20% al 40%, ed è l'esame di riferimento per lo screening mammografico e la mammografia clinica. La mammografia, tuttavia, presenta anche alcune limitazioni, in particolare la sua sensibilità si può ridurre in presenza di seno denso, in quanto la ghiandola può mascherare la presenza di eventuali lesioni neoplastiche, ma le nuove tecnologie in campo senologico ci vengono in aiuto per migliorare gli standard della diagnosi precoce”.
Le nuove apparecchiature garantiranno la possibilità di effettuare: la mammografia con tomosintesi, una tecnica di esame mammografico in grado di visualizzare separatamente oggetti posti a profondità diverse e che permette una migliore interpretazione radiologica in particolare nei seni densi aumentando sensibilmente la diagnosi di tumore e riducendo le letture dubbie; la mammografia con mezzo di contrasto , che unisce i principi della mammografia alla somministrazione di mdc endovena che permette, come con la risonanza magnetica, una valutazione contrastografica della mammella, evidenziando le zone che captano il contrasto, tipica espressione di lesione tumorale. Si tratta di un esame affidabile che mostra un'accuratezza diagnostica elevata nella diagnosi di lesioni maligne comparabile alla risonanza magnetica e maggiore della mammografia convenzionale; prelievi bioptici di lesioni molto piccole grazie ad un nuovo sistema stereotassico, ad alta precisione e con sistema di centratura completamente computerizzato.