La mappa delle strade e dei punti più a rischio da monitorare e una trentina di aree di sosta dove dirottare e fermare i camionisti per evitare incidenti. Lo prevede il Piano emergenza neve. Lo ha varato il prefetto di Lecco, Sergio Pomponio. L’obiettivo è prevenire disastri viabilistici e non paralizzare la circolazione, nemmeno durante le nevicate più abbondanti.
Le zone critiche osservate speciali in caso di neve e ghiaccio sono 24: sono i tratti di forte pendenza della Sp 72 a Colico, Dorio, Bellano della Sp 72, della Sp 62 a Lecco, Taceno, Ballabio, Cremeno e Pasturo, della Sp 51 a Oggiono, Galbiate e Castello Brianza, della ex Statale 36 a Olginate e Garlate, della Sp 54 Monticello–Paderno a Cernusco Lombardone e Montevecchia, della 56 al Respiro di Imbersago.
"In coincidenza di questi tratti in passato si sono verificati problemi dovuti alla difficoltà di procedere dei mezzi pesanti sul fondo innevato - spiega il prefetto -. Lì si prevede di predisporre “cancelli“ da parte delle forze dell’ordine che verifichino il rispetto dell’obbligo di transito con catene montate". Chi non le avrà non potrà proseguire. I punti di “parcheggio“, 28 in tutto, per gli autotrasportatori sono stati localizzati in posteggi, aree di servizio, stazioni di rifornimento e piazzali lungo la Sp 342 dir, la provinciale 72, la 51 La Santa, la 62 della Valsassina, la Lariana per Bellagio e la 639 tra Civate e Cesana Brianza. In caso di rischio di valanghe, inoltre, la Sp 63 per Morterone verrà completamente chiusa, come già accaduto, isolando teoricamente il paese più piccolo d’Italia e chi lo abita dal resto del mondo. Per la Statale 36 invece si interverrà come sulle autostrade italiane: di agenti di Polizia Locale e volontari di Protezione civile accanto ai tecnici di Anas e ai poliziotti della Stradale, come già successo quest’estate.Daniele De Salvo