FABIO LANDRINI
Cronaca

Lecco, venti di crisi sulla Fiocchi Munizioni

Il mercato Usa si contrae, scatta la cassa integrazione nella storica azienda lecchese. Timori per i 34 contratti a termine

Operai fuori dallo stabilimento della Fiocchi Munizioni

Lecco, 6 febbraio 2019 - Le scelte di Trump influiscono sull’economia lecchese. Perché con la presidenza Obama il mercato della munizioni era aumentato, ma paradossalmente con il tycoon repubblicano alla Casa Bianca gli statunitensi si sono “calmati” e hanno fatto meno scorte. A farne le spese è stata così la Fiocchi Munizioni di Lecco che ha dovuto avviare la cassa integrazione. Il presidente dell’azienda di Belledo, Stefano Fiocchi, lo ha concordato in un incontro con i rappresentanti dei 616 dipendenti, annunciando anche che si tratta solo una soluzione temporanea. A causa della contrazione del mercato negli Stati Uniti, che da solo assorbe il 50% della produzione, si è deciso di richiedere l’ammortizzatore sociale.

«Al momento non siamo preoccupati perché si tratta di una flessione congiunturale e speriamo che dopo Pasqua la situazione possa migliorare», spiegano i sindacalisti Emilio Castelli (Fim Cisl) e Giuseppe Cantatore (Fiom Cgil) dopo l’incontro con la proprietà. I rappresentanti dei lavoratori hanno solo chiesto all’azienda un maggior utilizzo della rotazione sui turni. Alcune linee saranno fermate il venerdì, altre anche il giovedì, mentre per un piccolo gruppo di lavoratori è prevista una settimana (delle undici di cassa integrazione totale) a zero ore. Per i sindacati è infatti fondamentale la gestione della cassa integrazione, quindi servirà creare una rotazione più ampia possibile per suddividere il peso sui lavoratori. Il problema vero però ce l’avranno i 34 lavoratori i cui contratti scadranno in estate. Se non si riprenderà il mercato difficilmente ci sarà un futuro per loro. Già lo scorso anno l’azienda era riuscita a rinnovare il contratto ad alcuni dipendenti e, in alcuni casi, a stabilizzare diversi lavoratori con il tempo indeterminato.