di Daniele De Salvo
La nuova Lecco-Ballabio deve riaprire entro il 10 gennaio. Lo chiede anche il vicepremier Matteo Salvini. Per rendersi conto di persona della situazione proprio il ministro di Trasporti e infrastrutture oggi pomeriggio effettuerà un sopralluogo all’imbocco della Galleria Giulia del raccordo per la Valsassina della Statale 36, all’altezza del Passo del Lupo, dove due settimane fa sono piombati dal versante sovrastante enormi macigni che hanno travolto anche zio e nipote miracolosamente scampati al crollo.
Lo accompagneranno il prefetto di Lecco Sergio Pomponio, la presidente della Provincia Alessandra Hofmann, il presidente della Comunità montana Fabio Canepari, il sindaco Mauro Gattinoni e altri amministratori locali oltre ai vertici di Anas. Per rispettare la scadenza, rocciatori e tecnici sono in corsa contro il tempo. Lavoreranno pure a Natale e negli altri festivi per ripristinare almeno in parte la viabilità sulla SS 36 dir. "Gli interventi di disgaggio dei detriti ancora pericolanti sono a buon punto", assicurano dal cantiere. Una volta scongiurato il pericolo di altri smottamenti, tutto il materiale sarà rimosso e verranno posizionate protezioni adeguate per consentire il passaggio. Verranno posizionati pure sistemi di monitoraggio e di allerta automatici.
Intanto da ieri mattina, per agevolare il traffico sulla Sp 62, unica alternativa diretta tra l’Altopiano alle porte della Valsassina e il capoluogo, è cambiata ancora la viabilità. Il senso unico alternato per i camionisti e gli autotrasportatori al volante di mezzi che pesano più di 35 tonnellate è stato esteso di un’ora, dalle 6 invece che dalle 7, sempre fino alle 21. Gli agenti della Polizia locale e i movieri volontari dell’Associazione nazionale carabinieri hanno dovuto così prendere servizio all’alba. La loro levataccia tuttavia è stata ripagata: i disagi e le code chilometriche di ore sulla vecchia Lecco-Ballabio sono diminuiti.