
Lecco, Assessore all'Urbanistica si appella a Mattarella per evitare un "bagno di sangue" economico
Doveva essere un affare, ma potrebbe diventare "un bagno di sangue". Proprio per scongiurare che si trasformi in "un bagno di sangue" economico per i contribuenti lecchesi, l’assessore all’Urbanistica si appella direttamente al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’affare che potrebbe rivelarsi "un bagno di sangue" è l’operazione immobiliare della cosiddetta area Mab, un terreno demaniale di 9mila mq diventato nel 2015 comunale a costo zero in base al Decreto del Fare del 2013 sul federalismo demaniale. Il Comune lo ha poi rivenduto all’asta, incassando oltre 2 milioni ai proprietari della Mab, la Metallurgica Alta Brianza, che lì già avevano la loro impresa e i loro capannoni. Per un pasticcio legato all’interpretazione delle norme, nei mesi scorsi i funzionari del Mef hanno chiesto al Comune 1,2 milioni di arretrati e reclamano altri 171 mila euro all’anno. Dal Municipio però non ci stanno e si appellano con un ricorso straordinario al capo dello Stato. "Il ricorso va contro il decreto del 28 dicembre 2022 del Ministero dell’Economia, che disponeva la “riduzione delle risorse finanziarie a qualsiasi titolo spettanti a taluni Comuni della Provincia di Lecco a seguito del trasferimento in proprietà, a titolo gratuito, di beni immobili statali nell’anno 2015“", spiega l’assessore Giuseppe Rusconi (foto), secondo cui non si comprende perchè lo Stato pretenda il medesimo contributo incassato prima della vendita del terreno che ha consentito di vendere, spartendosi tra l’altro parte della torta con il 25% degli incassi ottenuti dal Comune. Altrimenti la richiesta è almeno quella di non dover versare più di quanto guadagnato, altrimenti "sarebbe un bagno di sangue". D.D.S.