Le sfide a Mariano e Cantù. Tutto come da copione. Premiati i sindaci uscenti

Promossi Alice Galbiati e Giovanni Alberti, entrambi delle Lega . Erano sostenuti da tutto il centrodestra. Il Carroccio tiene bene.

Le sfide a Mariano e Cantù. Tutto come da copione. Premiati i sindaci uscenti

Le sfide a Mariano e Cantù. Tutto come da copione. Premiati i sindaci uscenti

CANTÙ

Tutto secondo copione nelle due città al voto della provincia di Como, Cantù e Mariano Comense, dove a vincere praticamente senza patemi sono stati i due sindaci uscenti Alice Galbiati e Giovanni Alberti, entrambi delle Lega e sostenuti da tutto il centrodestra. A Cantù si è imposta Alice Galbiati con il 61,30% dei voti, dietro di lei il candidato del centrosinistra Antonio Pagani con il 28,5% delle preferenze e Cecilia Volontè che si è fermata al 10,2% con la sua lista civica. A Mariano la riconferma per Giovanni Alberti è stata con una percentuale ancor più ampia, il 63,14% delle preferenze contro il candidato del centrosinistra, Stefano Poltronieri, che si è fermato al 36,86%.

"Voglio ringraziare tutti, mi hanno detto che non era mai successo che per due mandati di fila un sindaco fosse eletto a Cantù senza ballottaggio - il primo commento di Alice Galbiati arrivata nel tardo pomeriggio in municipio, non appena è stato chiaro che il suo vantaggio era ormai incolmabile - Nel 2019 abbiamo vinto con il 60% con la Lega che aveva il vento in poppa, ora le cose sono un po’ cambiate, ma il risultato non è diverso. Ringrazio gli elettori e tutte i canturini che mi hanno sostenuto in queste settimane, oltre ai partiti e alle liste che hanno scelto di sostenermi". Alla fine a Cantù, dagli anni Novanta roccaforte del Carroccio, le cose per la Lega non sono andate affatto male: nel derby con Fratelli d’Italia la Lega ha chiuso in testa, con il 22,95% delle preferenze contro 21,22%, staccate Forza Italia (11,88%) e Cantù Sicura (5,87%) le altre due liste della coalizione. In città però il secondo partito è il Pd (21,92% delle preferenze), che sosteneva Antonio Pagani in coalizione con Noi con Pagani (6,12%). "È stata una sconfitta evidente - spiega la segretaria Francesca Somaini - come Pd siamo relativamente soddisfatti come lista e come coalizione siamo cresciuti rispetto alla tornata precedente, questo è un ottimo punto di partenza, uno sprone per fare meglio in futuro". Una vittoria larghissima a Mariano Comense per Giovanni Alberti che ha portato il suo partito, la Lega, al 28,76% delle preferenze, staccando Fratelli d’Italia (23,49%), Forza Italia (12,94%) e la civica Mariano Ideale (7,71%). "La gente ha risposto in maniera chiara per questo il divario è stato così importate - spiega - È una grande soddisfazione per me, la squadra e tutti i ragazzi perché quello che si è fatto in 5 anni viene misurato in questi momenti". A complimentarsi con lui anche lo sconfitto, Stefano Poltronieri, che ha raccolto il 36,86% delle preferenze e guiderà l’opposizione con il sostegno del Pd (terzo partito in città con il 20,25%) e la civica Duepuntozero (16,85%). Nota stonata il calo dei votanti: a Cantù si sono recati alle urne il 53,22% contro il 62,84% di 5 anni fa, a Mariano il 55,74% (nel 2019 si era raggiunto il 64). Roberto Canali