
di Daniele De Salvo
I rubinetti delle casse delle piscine comunali di Merate e di Oggiono sono rimasti a secco. Per evitare che i due impianti vengano completamente prosciugati e chiudano definitivamente, i vertici di Gestisport che li gestiscono in appalto hanno dovuto chiedere di accedere alla procedura di concordato preventivo in continuità diretta. In seguito al lockdown da Covid-19 e alle numerosi limitazioni per contenere la pandemia avrebbero altrimenti rischiato di dichiarare il fallimento, poiché i conti non tornano più e i bilanci sono in profondo rosso a causa della mancanza di clienti. L’istanza è stata accettata e dovrebbe consentire di scongiurare il peggio, garantendo sia la possibilità di pagare creditori, dipendenti e collaboratori, sia di la prosecuzione dei servizi.
"A causa dell’emergenza sanitaria e pandemica che ha imposto lunghi periodi di chiusura delle nostre strutture sportive, ci siamo inevitabilmente trovati in uno stato di crisi economico e finanziaria che ci ha costretti, nell’interesse di tutti i creditori sociali ad accedere alla procedura di concordato preventivo in continuità diretta - spiegano i dirigenti di Gestisport - Ci siamo impegnati con tutte le nostre capacità per uscire dalle "secche" ma il perdurare delle condizioni avverse ci ha portato ad optare per questa soluzione, che riteniamo la più idonea per mettere in sicurezza la nostra società. Siamo impegnati a dare un futuro sostenibile a Gestisport, ringraziamo coloro che vorranno collaborare con noi in questa direzione, anche accettando con pazienza eventuali cambiamenti e disagi ci cui fin da ora ci scusiamo". Oltre alle due strutture lecchesi del Merate fitness village e dello Stendal fitness village di Oggiono, sono in capo a Gestisport anche le piscine comunali di Bresso, Carugate, Gorla, Jerago, Lainate, San Donato Milanese e Voghera.