Lavoro in cambio di sesso

Aveva promesso un lavoro in cambio di sesso. Così è iniziata la relazione clandestina tra un’assistente sociale quarantenne, che seguiva i figli e un 36enne, padre dei tre minori, residente a Lecco. I fatti sono stati ricostruiti ieri davanti al collegio giudicante presieduto dal giudice Bianca Maria Bianchi. Induzione indebita a dare o promettere utilità, abuso d’ufficio e rivelazione del segreto d’ufficio sono le accuse contestate ai due imputati – lei 40enne, lui 36enne - che avrebbero intrattenuto una relazione per alcuni mesi, quando i figli dell’uomo erano stati temporaneamente affidati al Comune di Lecco e seguiti dall’assistente sociale che lavorava per una cooperativa. Ieri è stato sentito il padre di famiglia - assistito da Marilena Guglielmana - che sostiene che avrebbe iniziato la relazione perché avrebbe avuto la promessa di un lavoro da parte dell’assistente. A. Pa.