Lario e Adda assetati come non mai

Le scorte idriche si stanno esaurendo: all’appello mancano quasi 6mila miliardi di litri d’acqua

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di Daniele De Salvo

Il lago di Como e l’Adda hanno sete come non mai. Nonostante la pioggia e le spolverata di neve in montagna a inizio mese, il livello del Lario e del fiume continua ad abbassarsi e più volte è sceso sotto il minimo storico. Le scorte idriche si stanno esaurendo, all’appello mancano quasi 6mila miliardi di litri d’acqua, che sono il 60% in meno rispetto alla medie delle riserve idriche registrate negli ultimi 15 anni. Lo certificano nel loro ultimo bollettino i tecnici di Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente: "Il totale attuale della riserva idrica del bacino dell’Adda è diminuito del 13% rispetto alla settimana precedente e risulta inferiore del 60% alla media del periodo tra il 2006 e il 2020". In cifre significa che le riserve idriche attuali in tutto il Bacino dell’Adda, da dove nasce e si alimenta il fiume in Valtellina fino alla diga di Olginate, passando per il lago di Como, sono poco meno di 400 milioni di metri cubi rispetto al miliardo di media. Scarseggia soprattutto l’acqua nel lago: ora ci sono 14 milioni e mezzo di metri cubi stoccati, cioè 14 miliardi 500mila litri, che sono l’83% in meno dei "soliti" 84 milioni di metri cubi o 84 miliardi di litri. Pure in quota la situazione è molto critica perché ha nevicato poco: i nevai attualmente sono costituiti da 348 milioni di metri cubi d’acqua, quando di questo periodo dovrebbero contenerne 859 milioni. "Il manto nevoso risulta inferiore alla media del 59,5%", confermano sempre da Arpa. Meglio non va per il volume d’acqua conservata negli invasi artificiali che è sotto media del 32%: custodiscono 35 milioni di mc d’acqua che sono 17 milioni o 17 miliardi di litri in meno della media degli ultimi tre lustri.

Per non consumare ulteriori riserve le dighe delle centrali idroelettriche vengono aperte con il contagocce, nonostante la crisi energetica in atto per il caro-bollette. La situazione è disastrosa in tutta la Lombardia, dove si stima che manchino il 57% e 3 miliardi 208 milioni di metri cubi di riserve idriche complessive tra grandi laghi, fiumi e torrenti che li alimentano e bacini artificiali. E la linea del fondo potrebbe essere ancora lontana: con la stagione irrigua per coltivare i campi più a valle alle porte, le scorte potrebbero scendere ulteriormente insieme al livello del lago e dell’Adda, da cui sono emersi nuovi isolotti e spiagge.