Un milione di euro, forse di più. È il prezzo, stimato, per ripristinare l’alzaia lungo l’Adda e il collegamento allo Stallazzo di Paderno d’Adda, l’unico punto di ristoro e di primo soccorso lungo il fiume, dove lavoravo alcuni lavoratori svantaggiati di una cooperativa sociale ora in cassa integrazione, ma che rischiano la disoccupazione.
La strada è interrotta da mesi per una frana, anzi da due frane. È uno dei percorsi ciclopedonali più panoramici e belli del territorio, nel cuore della valle dell’Adda, che ha ispirato alcuni dipinti di Leonardo da Vinci, che lì ha progettato pure il Naviglio con un canale, chiuse e conche, e lambisce luoghi di storia, architettura e fede, come la Rocchetta. Al momento però i soldi mancano e non si sa nemmeno chi debba stanziarli. Se ne è parlato l’altro giorno al Pirellone durante una riunione della Commissione regionale Territorio, presieduta dal consigliere azzurro Jonathan Lobati.
A chiedere l’incontro sono stati i dem Gian Mario Fragomeli, Alfredo Simone Negri e Luigi Ponti. All’incontro sono intervenuti pure l’assessore lombardo a Trasporti e Mobilità sostenibile Franco Lucente e la direttrice del Consorzio Est Villoresi Valeria Chinaglia. "È una via di collegamento importante sia per i residenti che per i ciclisti – spiega il consigliere regionale lecchese Gian Mario Fragomeli -. Va aperto un tavolo per quantificare realmente il danno, verificare la volontà di compartecipazione alla ricostruzione e valutare i possibili soggetti attuatori dell’intervento". Teoricamente spetterebbe ai soci del Consorzio Est Villoresi occuparsene, sebbene al momento non dispongano delle risorse, mentre la concessione di utilizzo con i vertici di Edison è scaduta. "È un percorso importante, inserito in un progetto ancora più ambizioso – sottolinea il fratello d’Italia lecchese Giacomo Zamperini –. Bisogna ripristinarlo e trovare le risorse per farlo". "Abbiamo chiesto ai funzionari dell’Ufficio territoriale regionale della Brianza di comunicarci quante risorse possono stanziare – sono le parole dell’assessore Franco Lucente -. Come Regione non ci tiriamo indietro".
Daniele De Salvo