Interdittiva antimafia, il prefetto chiude il mobilificio Arredomania

Castrese De Rosa: "Stiamo intensificando l’attività contro le infiltrazioni della criminalità organizzata"

Il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa ha già emesso 16 misure restrittive

Il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa ha già emesso 16 misure restrittive

La Valletta Brianza (Lecco), 24 marzo 2021 - L’insegna indica che è un mobilificio, dove molti novelli sposi comperavano gli arredi per la casa; in realtà era il quartier generale del 72enne compare Cosimo Vallelonga, il nuovo boss della ‘ndrangheta lecchese finito nuovamente in manette a febbraio nell’ambito di una maxi-retata per smantellare il suo impero milionario di traffico illecito di rottami radioattivi, evasione e frode fiscali, usura ed estorsioni. Per questo il prefetto di Lecco Castrese De Rosa ha chiuso con un’interdittiva antimafia il mobilificio Arredomania de La Valletta Brianza, formalmente intestato al genero Andrea Vivenzi, 46 anni originario di Erba, marito di Laura, la figlia 40enne di Vallelonga. Lì il nuovo capo dei capi riceveva i suoi picciotti, organizzava incontri con gli altri padrini, riceveva i “clienti“ in cerca di denaro, impartiva ordini e commissionava spedizioni punitive. "Il titolare di Arredomania, i suoi collaboratori e dipendenti, sono totalmente estranei alle vicende relative all’ultima indagine e alle relative contestazioni che non li riguardano in alcun modo", aveva dichiarato all’indomani del blitz il loro avvocato Alberto Baldo. "Le indagini svolte hanno consentito di accertare che l’attività non è altro che la storica impresa di fatto riconducibile a Cosimo Vallelonga", si legge tuttavia nella nota diramata dalla Prefettura. La serrata è scattata anche per l’impresa edile di Olginate “Sa. Costruzioni“ fondata lo scorso aprile da Salvatore Caligiuri, 45 anni, finito in manette nel 2006 e condannato a 11 anni e 8 mesi di prigione nell’ambito di un’altra operazione antimafia, quella di Oversize, costata la cattura sempre anche a compare Cosimo Vallelonga. Sono 16 le interdittive antimafia firmate negli ultimi 2 anni, cinque solo nel 2021. "Stiamo intensificando in questa delicata fase di pandemia l’attività di prevenzione amministrativa antimafia per tutelare gli imprenditori onesti e salvaguardare le nostre imprese dalle infiltrazioni della criminalità organizzata che, in questo territorio, sono ben radicate come testimoniano le numerose indagini svolte", commenta il prefetto antimafia di Lecco.