REDAZIONE LECCO

"La situazione di default in Vismara è da attribuire a Ferrarini"

Casatenovo, il colosso agroalimentare Bonterre rimarca l’impegno a favore dei lavoratori il cui posto ora è a rischio

Se il posto di lavoro dei 164 dipendenti della Vismara di Casatenovo è a rischio non è colpa dei vertici del colosso agroalimentare modenese Bonterre–Grandi salumifici italiani in lizza per rilevare la Ferrarini, a cui appartiene lo storico marchio casatese. Semmai la responsabilità è proprio di chi gestisce la Ferrarini.

"La responsabilità dell’attuale gravissima situazione Vismara è esclusivamente in capo alla proprietà Ferrarini - spiega Francesca Abbati Marescotti dell’ufficio Comunicazione del gruppo Bonterre -. Bonterre non agisce e non agirà mai a danno dei lavoratori, paga regolarmente stipendi, i contributi e tutto quanto dovuto a chi spende la propria vita in azienda, al contrario di quanto è accaduto in Vismara sotto la gestione della passata proprietà Ferrarini, responsabile vera dell’attuale situazione di default del gruppo".

Si tratta di un debito di 360 milioni di euro, 112 milioni dei quali della società operativa e il resto a carico di società agricole e varie holding. "Quanto al fatto che ci siano proposte sul concordato Ferrarini che salvano Vismara e altre che la condannano, Bonterre non può che richiamarsi alla legge, la quale prevede che i concordati non possano essere interdipendenti", aggiungono da Bonterre. Il riferimento è al fatto che la cordata composta dal gruppo valtellinese Pini e della finanziaria Amco sarebbe pronta ad acquisire Ferrarini garantendo nel contempo commesse e lavoro e quindi futuro alla Vismara e ai suoi dipendenti, mentre la cordata composta da gruppo agroalimentare Bonterre, coop Opas, Casillo e Intesa San Paolo invece no. Daniele De Salvo