La Dda: processate i sei accusati

Il caso degli undici colpi di Ak-47 contro il poliambulatorio Med360 di Palazzolo sull'Oglio, orditi da un uomo geloso, approda in Tribunale. Il pm chiede il processo per i presunti responsabili, tra cui il presunto mandante e l'esecutore materiale degli spari. Anche l'amante coinvolta rischia il giudizio per aver tradito e custodito parte del bottino.

La Dda: processate i sei accusati

La Dda: processate i sei accusati

Il caso degli undici colpi di Ak-47 esplosi la notte del 23 gennaio 2023 contro la vetrata del poliambulatorio Med360 di Palazzolo – un atto intimidatorio ordito un “Otello“ che aveva intrecciato una relazione extraconiugale con una dipendente e voleva punire chi la ostacolava, nonché far paura al titolare, che a suo dire gli insidiava l’amante – sta per approdare in Tribunale. Il pm della Dda Roberta Panico ha chiesto il rinvio a giudizio dei protagonisti della vicenda: Giovanni Utzi, 47enne di Gioia Tauro, secondo l’accusa il mandante degli spari; nonché il basista di una rapina all’ufficio postale di Palazzolo dove lavorava nel luglio 2023. La Procura contesta a Utzi anche di avere fatto 238 telefonate all’amante – e non solo a lei – mentre era ai domiciliari stretti.

Chiesto il processo anche per Giacomo Capra, 45enne di Manerbio, rapinatore seriale di supermercati, ritenuto l’esecutore materiale degli spari contro il Med360. E poi per Rosario Polimeni, 61enne calabrese di Castrezzato: risponde solo della rapina alle Poste e della detenzione di "un arsenale di armi clandestine, da guerra e ordigni". A casa sua furono trovate anche le maschere di silicone utilizzate durante il colpo all’ufficio postale. Un colpo di cui è accusato anche il calabrese 59enne Gregorio De Luca.

E ancora, rischia di andare a giudizio pure la donna che era l’amante di Utzi e che aveva raccolto tutte le sue confidenze – compreso il ruolo avuto da lui nella rapina – e che lo tradì raccontandole agli inquirenti. La signora avrebbe custodito 42mila euro, ovvero la parte di bottino destinata al suo amante, fatto che l’ha fatta finire nei guai con la giustizia.

B.Ras.