Un’opera semplice e maestosa, pensata per attirare lo sguardo su un edificio simbolico, custode di un pezzo di storia della collettività, ma ormai fatiscente, il cui progetto di recupero fatica a trovare attenzione e finanziamenti. Si intitola “La cura“ l’installazione site specific realizzata da Gabriele Mundula per la facciata posteriore delle ex elementari di Barzanò, rimasta allestita da aprile a giugno e ora selezionata tra le cinque opere finaliste della sezione Urban Art e Street Art della 19ª edizione di Arte Laguna Prize di Venezia. Il premio, nato nel 2006 con l’obiettivo di valorizzare l’arte e gli autori emergenti di tutto il mondo, è collegato a una mostra in corso all’Arsenale di Venezia fino all’8 dicembre. Durante gli eventi inaugurali, l’artista è stato ospite di un incontro sul ruolo dell’arte nel processo di rigenerazione urbana e ha avuto modo di mostrare e illustrare l’opera pubblicamente.
Il progetto, sostenuto dalla commissione Cultura di Barzanò, ha portato alla realizzazione con corde nautiche rosse di una delle più grandi installazioni mai realizzate in Brianza, con una dimensione complessiva di 25 metri per 8: simboleggiava, con una metafora visiva di grande impatto, "la ferita e allo stesso tempo il desiderio di cura dello sfregio rappresentato, urbanisticamente e per l’intera collettività, da un edificio importante, centrale, custode di un pezzo di storia, che non riesce a trovare l’attenzione che merita".
A Venezia, negli spazi dell’Arsenale Nord, 240 artisti sono stati selezionati a rappresentare uno spaccato dell’arte contemporanea internazionale, con iscrizioni da più di 80 Paesi; i finalisti sono stati scelti tra oltre 20mila opere.Paola Pioppi