DANIELE DE SALVO
Cronaca

La Casa di montagna degli Alpini. Rinascita con due giovani capannat

Ai Piani di Artavaggio riaprirà entro l’estate il rifugio Cazzaniga-Merlini, simbolo delle Penne Nere. I valtellinesi Valery Gurini e Davide Luzzani sono stati scelti tra 24 aspiranti gestori della baita.

La Casa di montagna degli Alpini. Rinascita con due giovani capannat

La Casa di montagna degli Alpini. Rinascita con due giovani capannat

Gli alpini hanno affidato le chiavi della loro baita ai giovani Valery e Davide, 26 anni lei, 31 lui. Sono loro i due nuovi capannat del rifugio Giuseppe Cazzaniga - Ugo Merlini ai Piani di Artavaggio, che è la Casa di montagna delle Penne nere di Lecco. Li hanno scelti tra 24 candidati. Il rifugio è stato costruito tra il 1927 e il 1930 e ricostruito dopo essere stato distrutto durante la Seconda guerra mondiale nel 1944.

È dedicato all’ufficiale degli alpini Giuseppe Cazzaniga e al reduce della campagna di Russia Ugo Merlini. Valery Gurini e Davide Luzzani sono valtellinesi della Valdidetro e di Bormio. Non sono alla loro prima esperienza nel settore: hanno già gestito sia rifugi d’alta montagna sia altre strutture ricettive. Il rifugio, a duemila metri di quata, attualmente è chiuso per ristrutturazione.

La riapertura è prevista entro l’estate, una volta completati ammodernamento e messa a norma che hanno interessato tutta la parte destinata ad attività ricettiva, e ultimata la sistemazione dei nuovi arredi. L’intervento di riqualificazione del Cazzaniga - Merlini sta proseguendo ormai da più di un anno.

A partire dall’estate 2023 si è provveduto in particolare all’adeguamento e al miglioramento di sala da pranzo e camere da letto, bagni e servizi igienici, nuova piastrellatura del ristorante, finiture delle finestre e ripristino delle persiane. Sono stati rifatti pure impianto elettrico e rete idraulica, mentre sono stati attuati tutti gli interventi necessari al rispetto delle norme di sicurezza interne ed esterne allo stabile. Ora è in corso il rinnovamento di arredi e suppellettili.

"È il simbolo della nostra storia – commenta Emiliano Invernizzi, presidente della sezione di Lecco dell’Ana – Il rifugio tornerà luogo di accoglienza per tutti gli alpini non solo lecchesi, che potranno trovare qui la loro baita in quota. Sarà anche la Casa per gli appassionati della montagna e gli amanti di una località splendida qual è Artavaggio. La ripartenza del rifugio costituirà un concreto contributo allo sviluppo di un turismo capace di valorizzare un’area prealpina ancora intatta, nel rispetto delle sue caratteristiche e ricchezze naturali. In tempi non semplici per le terre alte e per chi intende viverci e lavorarci, un altro motivo di soddisfazione è che tanti si siano proposti per la gestione del rifugio, e che la scelta sia caduta su due giovani che a questa attività intendono legare il loro futuro".