"Io sconvolto dal nuovo arresto" L’albanese Julien Malaj dopo il blitz per droga

Il messaggio lasciato al giudice dall’uomo fermato dalla Finanza

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Sono sconvolto di questo arresto. In sintesi la breve comunicazione di Julian Malaj, albanese, presunto capo dell’organizzazione accusata di spaccio e smantellata dalla Guardia di Finanza. Ieri – in videoconferenza - il 36enne di Rogeno e titolare di un bar a Malgrate è stato sentito dal Gip Paolo Salvatore: poco dopo mezzogiorno il collegamento video tra il tribunale di Lecco e il carcere Bassone di Como. Julian Malaj, assistito dall’avvocato Francesca Beretta, ha dichiarato: "Credevo di aver chiuso con il passato, sono sconvolto dal nuovo arresto".

Infatti il 36enne era stato arrestato per spaccio nel maggio di un anno fa. L’indagine, coordinata dal Pm Paolo Del Grosso e denominata "Tullac", ha portato a individuare un sodalizio criminale italo-albanese dedito al traffico tra Olanda, Belgio e Italia, con base nel bar di Malgrate, dove veniva smerciata droga per le piazze di Lecco, Sondrio, Monza e Milano e Sondrio. La Finanza ha arrestato dieci persone (una già condannta per omicidio ad Annone) e sequestrato 3 chili di cocaina e uno di hashish. Le altre persone arrestate - assistite dagli avvocati Marcello Perillo e Luciano Bova - si sono avvalse della facoltà di non rispondere, mentre nella sua comunicazione Malaj si è detto preoccupato delle condizioni della moglie che è stata colta da malore e trasportata in ospedale. Intanto una delle persone arrestate a margine dell’operazione "Tullac" è stata scarcerata: si tratta di una 54enne residente in Brianza. I suoi difensori - gli avvocati Marilena e Ilaria Guglielmana - sono riusciti a scarcerarla e ottenere l’obbligo di firma per la 54enne trovata con 24 grammi di cocaina. Il 7 aprile sarà processata e i suoi legali si sono riservati sul rito.

Angelo Panzeri