
Il rifugio Rosalba, nel riquadro la vittima Davide Doliana
Lecco, 23 dicembre 2018 - Un sasso lo ha investito in pieno volto, davanti alla moglie e ai loro tre figli piccoli con cui stava salendo dal sentiero dei Colonghei, verso il rifugio Rosalba in Grignetta. Nonostante i soccorsi immediati in quota, il padre di famiglia è morto poco dopo il suo trasferimento in ospedale. La vittima della montagna è Davide Doliana, 37 anni di Brugherio, provincia di Monza, che lavorava per una multinazionale della revisione contabile.
La prima a soccorrerlo è stata la moglie Marianna Andreani, di un anno più grande, che è un medico. Insieme a lei e ai tre figli che frequentano materna, elementari e medie, ieri intorno all’ora di pranzo il 37enne stava risalendo il sentiero verso il rifugio Rosalba, che si trova a 1730 metri di altitudine sulle pendici della Grigna Meridionale. Ancora una cinquantina di metri di dislivello e un quarto d’ora nemmeno di cammino per superare lo strappo finale e sarebbero arrivati tutti al sicuro. Probabilmente a causa del disgelo dal sentiero più in alto si è però staccata all’improvviso una grossa pietra che ha travolto Davide spaccandogli la testa. Marianna ha prestato le prime cure al suo uomo già in stato di incoscenza, in attesa che nel giro di pochi minuti si levassero in volo i sanitari dell’eliambulanza di Como con i tecnici del Soccorso alpino. Le operazioni di salvataggio si sono rivelate abbastanza complicate per le forti raffiche di vento. Le condizioni dell’escursionista sono parse estremamente gravi fin da subito e non si è più ripreso: i soccorritori, dopo aver cercato di stabilizzarne i parametri, sono riusciti comunque a trasferirlo con il verricello a bordo del mezzo di emergenza aerea e quindi direttamente in volo al Sant’Anna di San Fermo della Battaglia.
Con lui sono stati trasferiti in ospedale pure la moglie e i figli. «È giunto in ospedale in arresto cardiaco e presentava un grave trauma cranico – spiegano dalla direzione dell’ospedale comasco -. Sono state attuate tutte le manovre rianimatorie che purtroppo non hanno dato esito». Ai medici non è così rimasto altro che dichiararne il decesso. La salma di Davide Doliana ora è a disposizione dei magistrati che ne hanno disposto l’autopsia. Il 37enne era un appassionato e un esperto di montagna, molto prudente e sempre ben equipaggiato, come del resto la moglie con cui appena poteva compiva gite insieme ai loro tre figli, proprio come ieri.