DANIELE DE SALVO
Cronaca

Incendio in collina a Montevecchia: ''Non si può accendere il fuoco nel Parco''

Le fiamme hanno distrutto un vigneto, un campo di rosrmarino e un giardino ma risparmiato il bosco

L'elicottero regionale antincendio

Niente fuochi nel Parco. Lo ribadisce Marco Molgora, il presidente del Parco regionale dei Montevecchia e della Valle del Curone all'indomani dell'incendio che ha divorato mezzo ettaro di vigneto, coltivazione di rosmarino e giardino privato in alta collina. Solo l'intervento dei vigili del fuoco e dei volontari della Squadra Aib di Antincendio  boschivo del gruppo intercomunale di Protezione civile del Parco e l'utilizzo di un elicottero ha impedito che il rogo di propagasse ulteriormente e si estendesse anche al bosco dell'area protetta. In un altra stagione più siccitosa probabilmente il bilancio sarebbe stato molto pèeggiore rispetto ai soli danni economici registrati per i proprietari delll'appezzamento bruciato. Le fiamme sarebbero divampate in seguito ad un falò acceso per bruciare sterpaglie ed erba secca poi sfuggito di controllo.

“Il fuoco ha danneggiato circa 5mila metri quadrati di terreno coltivato ad erbe aromatiche e vigneto e l’area di pertinenza di una casa di abitazione e non si è esteso al bosco sottostante ed all’abitazione solo grazie al pronto intervento dei soccorritori ed alla stagione vegetativa, perché nel periodo invernale il rischio dell’interessamento del bosco sarebbe stato molto più alto, soprattutto in presenza di vento – spiega il presidente del Parco -. Le origini dell’incendio sono ancora da accertare, stanno indagando i carabinieri Forestali, ma dalle prime risultanze sembra di origine colposa. Abbiamo più volte evidenziato che il pericolo di incendio è sempre elevato, anche in periodi come questo che non sono ritenuti di massimo rischio. Non ci stancheremo mai di sottolineare che non si devono accendere fuochi, che non si devono bruciare ramaglie e arbusti, che basta poco per perdere il controllo e causare  un incendio di gravi proporzioni”.