San Pietro al Monte è sotto esame. Non il primo e, si spera, probabilmente nemmeno l’ultimo. Gli esperti di Icomos, l’International Council on Monuments and Sites di Parigi, stanno analizzando e valutando la richiesta di inserire l’abbazia tra i siti Unesco. Se la promuoveranno, il lungo e difficile percorso per riconoscere come una meraviglia dell’umanità l’antico cenobio potrà proseguire. A sostenere l’istanza è stata nei giorni scorsi Maria Grazia Nasazzi, presidente della Fondazione Comunitaria del Lecchese, sponsor principale della candidatura.
"L’iniziativa che ha preso avvio dalla lungimirante visione di Mario Romano Negri, presidente emerito della Fondazione, prosegue grazie al lavoro congiunto tra Fondazione, Provincia di Lecco e Comune di Civate, che si sono attivati per realizzare questo ambizioso progetto, da cui il territorio potrà cogliere l’opportunità di valorizzare il patrimonio artistico monumentale, anche a livello internazionale, di San Pietro al Monte", spiega Mauro Piazza, lecchese, sottosegretario in Lombardia con delega all’Autonomia e ai Rapporti con il Consiglio regionale, che annuncia lo stanziamento di un contributo di 35mila euro da parte del Pirellone per sostenere l’iniziativa.
Con l’abbazia di San Pietro al Monte sono in lizza i monasteri di Montecassino, di Subiaco Santa Maria di Farfa nel Lazio, San Vincenzo al Volturno di Isernia, San Michele della Chiusa a Sant’Ambrogio di Torino, Sant’Angelo in Formis di Capua e San Vittore alle Chiuse di Genga ad Ancona, che testimoniano la portata universale del monachesimo in Italia e in Europa. Si narra che il nucleo originario dell’abbazia di San Pietro al Monte sia stato costruito per volere di Desiderio, ultimo re dei Longobardi, per gratitudine per la miracolosa guarigione di suo figlio, il principe Adelchi.
Il monastero è stato ricostruito più volte tra il IX e l’XI secolo, fino ad assumere le sembianze attuali con la basilica, le costruzioni addossate, la scalinata e l’oratorio di San Benedetto. Il complesso monumentale è vincolato dal 1912 e dal 2016 è stato inserito nella Tentative List per diventare appunto sito Unesco. D.D.S.