È andato dritto contro un muro, picchiando la testa e la faccia. Quando i sanitari del 118 lo hanno soccorso versava in stato di incoscienza e le sue condizioni sono parse da subito disperate. Nonostante sia stato rianimato, con tentativi di stabilizzare i suoi parametri vitali, poco dopo il suo ricovero in ospedale i medici che lo stavano assistendo non hanno potuto altro che dichiararne il decesso.
A morire ieri pomeriggio è stato Gabriele Riva, 50 anni, architetto di Abbadia Lariana. Con la sua bici è finito addosso ad un muraglione in pietra. L’incidente si è verificato a metà pomeriggio verso le 16 a Mandello del Lario: il 50enne stava percorrendo in discesa la strada che da Maggiana porta verso il nuovo svincolo dello Superstrada. Avrebbe compiuto tutto da solo. In posto si sono precipitati i volontari del Soccorso degli alpini di Mandello ma sono intervenuti anche i soccorritori dell’eliambulanza di Como decollati dalla base di Villa Guardia e atterrati in un vicino prato. Dopo le prime cure in strada è stato trasferito d’urgenza in ambulanza a sirene spiegate in ospedale all’Alessandro Manzoni di Lecco, dove però è morto. Sul posto sono accorsi anche gli agenti della Polizia locale di Mandello del comandante Mario Modica per agevolare le operazioni di salvataggio bloccando il traffico. "Purtroppo non ce l’ha fatta", hanno confermato qualche ora dopo i poliziotti della Locale che ora devono stabilire l’esatta dinamica dell’incidente che si è rivelato letale. Non si sa infatti se sia andato a sbattere contro il muro per un guasto meccanico magari ai freni della bici, una distrazione o un malore sui pedali. Gabriele Riva, padre di due figlie, era un interior designer titolare del suo studio professionale. Ieri pomeriggio si è temuto il peggio anche per un 62enne in sella ad una mountain bike che a Beverate di Brivio, lungo la ex Statale 36, è finito addosso ad una utilitaria il cui guidatore si stava immettendo sulla provinciale. Fortunatamente le sue condizioni si sono poi rivelate molto meno gravi del previsto.
Daniele De Salvo