Giuseppe Crevenna e il traghetto di Leonardo sull'Adda
Imbersago, 3 settembre 2023 – Tutti lo chiamavano Caronte. È scritto anche sui manifesti funebri. Al posto degli occhi di bragia sfoggiava però un sorriso largo così. E non gridava mai, perché di carattere era bonario e taciturno. Neppure ha mai battuto nessuno con un remo, che del resto nemmeno aveva, poiché la sua imbarcazione funzionava solo con la corrente e un cavo metallico.
Eppure tutti lo chiamavano Caronte, non dell’Ade, dell’Adda. Giuseppe Crevenna, scomparso l’altro giorno all’età di 75 anni, è stato infatti il penultimo timoniere del traghetto ideato da Leonardo da Vinci. Durante il suo servizio come barcaiolo dal 1993 al 2010 ha trasportato avanti e indietro migliaia di turisti e automobilisti da una sponda all’altra del fiume, tra Imbersago sulla riva lecchese e Villa d’Adda su quella bergamasca. Tra loro anche il grande attore francese Philippe Leroy.
Prima di diventare il Caronte dell’Adda, Crevenna faceva l’autista di autobus; poi, in prossimità della pensione, Caronte si dedicò alla nuova professione, che era stata pure del suocero. Toccò a lui l’onore di varare il nuovo e ultimo esemplare di traghetto leonardesco, appositamente ricostruito dai maestri d’ascia veneziani perché quello precedente ormai non poteva più navigare.
Quando il Caronte di Imbersago è stato costretto per problemi di salute a restare sulla terraferma, il suo posto è stato preso dalla prima traghettatrice donna, che tuttavia dalla fine del 2022, scaduto l’appalto comunale, ha lasciato l’incarico. Da quel momento il traghetto del Genio vinciano è attraccato al pontile, in attesa di un altro Caronte che molli gli ormeggi e torni a solcare avanti e indietro le acque dell’Adda.