REDAZIONE LECCO

Il consiglio del New York Times: "Comprate una villa sul lago di Como"

Il riferimento è a un'abitazione in stile liberty a Brunate, in vendita a un milione e mezzo di euro, l’equivalente e qualcosa in più in dollari

Brunate (Como) - Il Lario ha fatto di nuovo capolino sul prestigioso New York Time, ma non come sfondo per l’ultimo gossip legato a George Clooney, ma ritagliandosi un ruolo da protagonista con le sue ville. In realtà si tratta di un consiglio rivolto ai lettori che al prezzo di un monolocale a Manhattan possono acquistare una villa sul lago e migliorare in questo modo la propria vita. Il riferimento è a una villa in stile liberty a Brunate, il “balcone“ affacciato sopra Como e il suo lago, in vendita a un milione e mezzo di euro, l’equivalente e qualcosa in più in dollari.

"Sempre più acquirenti stranieri stanno investendo nella regione Lombardia settentrionale, dove gli agenti affermano che la domanda non crollerà mai" si legge nell’articolo. E allora perchè non farsi tentare da questa villa delle meraviglie che a fronte di una cifra modesta, almeno per gli standard d’oltreoceano, consente di entrare in possesso di un immobile di valore storico, costruita nel 1908 e completamente ristrutturata nel 2013, grazie a un intervento conservativo. "Questa villa con quattro camere da letto e sei bagni si trova su un terrapieno ed è affacciata sulla città di Como e il suo lago. La casa si sviluppa su tre piani, due abitabili e c’è un appartamento al terzo piano con ingresso separato e una terrazza sul tetto. Nel giardino si trova anche una piccola piscina si trova fuori terra nel giardino dietro i cipressi e vicino a un pergolato in ferro".

Dopo una simile pubblicità non c’è da stupirsi di come il telefono della famiglia proprietaria si sia fatto rovente. Quella di Brunate non è l’unica villa di lusso in cerca di un compratore, altre “perle“ sono a disposizione anche più vicini al lago. I pezzi più pregiati però sono stati aggiudicati negli anni scorsi, non solo ai tycoon americani ma anche agli oligarchi russi che, quando si tratta di mettere mano al portafogli, non sono secondi a nessuno.