DANIELE DE SALVO
Cronaca

Lecco: in pensione il comandante Cobra Domenico Nera, terrore dei foreign fighter. Chi è e cosa ha fatto

Il dirigente di polizia è stato fra i primi in Italia a infiltrarsi fra gli islamisti. Nel suo curriculum anche inchieste sugli anarchici, sui terroristi neri e sul vescovo Milingo. "Ma quello che mi rende più orgoglioso – dice – è avere aiutato tanti ragazzi finiti su strade sbagliate"

Il comandante Cobra va in pensione. Era il cacciatore di foreign fighter

Lecco, 4 aprile 2024 – Il comandante Cobra è andato in pensione. Il commissario capo Domenico Nera, a lungo dirigente della Digos di Lecco, 62 anni, è stato collocato in congedo ordinario permanente per raggiunti limiti di età. È stato uno dei primi in Italia a indagare su terroristi internazionali, jihadisti e foreign fighter. Vestiva la divisa da poliziotto dal 1994. Quella divisa, che per lui era ed è famiglia e uno stile di vita, il Vecchio pirata - come si saluta da sempre con i più intimi e fidati - avrebbe voluto continuare a indossarla, ma la legge che è uguale per tutti non glielo consente, sebbene sia stato uno dei migliori investigatori e più fedeli servitori dello Stato in provincia di Lecco.

"Dopo la laurea in Legge e un periodo nell’Esercito, avevo già il posto fisso in banca perché avevo vinto un concorso – racconta il comandante Cobra, come lo hanno soprannominato sia gli amici sia soprattutto i nemici -. Avevo vinto però anche un concorso in Polizia. Non sapevo che scegliere". Il consiglio giusto glielo diede una sera tra amici er Pantera: "Se devi anna’ a conta’ li sordi dell’antri è mejo la Madama". Così è stato.

Per acume, sguardo che sembra perquisirti da cima a fondo con una sola occhiata, umanità e accento spiccatamente romanesco pare uscito da uno dei noir di Antonio Manzini alla Rocco Schiavone, ma con tutti i casi di cui si è occupato si potrebbe veramente scrivere una collana di gialli. È stato tra i primi a infiltrarsi tra gli islamisti e crearsi una rete di contatti nei centri islamici. Già alla fine degli anni ‘90 aveva individuato e smantellato una rete di predicatori d’odio, arruolatori, addestratori e finanziatori di foreign fighter.

È stato lui ad accorgersi della fuga in Siria delle mamme Isis Berisha Valbona e Alice Brignoli con i figli piccoli. Ed è stato sempre lui a indagare su Abderrahim Moutaharrik, il pugile dell’Isis che progettava attentati in Vaticano, o Ghassam Abdessalem ucciso dagli stessi tagliagole del Califfato a cui si era unito e sul fratellino Ghaith.

Nella sua lunga carriera il comandante Cobra si è occupato pure di anarchici, della terrorista nera Francesca Mambro, del vescovo sposato Milingo e sua moglie, mafia, ha arrestato neonazi con l’operazione Maelstrom, si occupato di malasanità... "Eppure – assicura il Pirata – ciò che mi rende più orgoglioso è avere aiutato madri disperate a recuperare figli finiti in brutte situazioni".

"Sono fortunato – aggiunge -. Ho svolto un lavoro che mi piaceva con persone speciali che già mi mancano: sono il mio equipaggio di corsari a difesa della Repubblica per in quali io ci sarà sempre". D.D.S.