REDAZIONE LECCO

Il cingolato si ribalta dal furgone e lo schiaccia: giardiniere muore a due passi da casa

I tentativi di rianimarlo sono durati oltre un’ora. Lo strazio di amici e parenti. di Ugo Gilardi, 30 anni

Incidente mortale, nelle prime ore di ieri mattina, in via Fermi. La vittima è Ugo Gilardi, giardiniere di anni 30 travolto da una piattaforma aerea cingolata che stava scaricando da un furgone. E cosa ancora più drammatica l’incidente è avvenuto a due passi dalla casa della vittima e da quella dei parenti più stretti. Il giardiniere era arrivato in via Fermi per effettuare dei lavori di potatura di piante, e per questo era intento a scaricare gli attrezzi e il macchinario dal furgone. Forse il carico si è sbilanciato o forse qualche sostegno si è spezzato, il mezzo cingolato si è ribaltato schiacciando il giovane giardiniere.

Le sue condizioni sono apparse subito gravissime e, sul posto, oltre all’ambulanza è stato richiesto anche l’intervento dell’elisoccorso da Bergamo e dei Vigili del fuoco rimuovere il macchinario finito sul corpo del ragazzo. Per oltre un’ora Ugo Gilardi è stato rianimato sul posto dai sanitari che nulla hanno lasciato di intentato per potere salvare il ragazzo. Poi, purtroppo, il medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Momenti di strazio soprattutto per parenti e famigliari accorsi sul posto insieme alla compagna Eleonora, tutti residenti a poca distanza dal luogo dell’inciente. Anche il parroco di Valgreghentino, don Paolo Ventura, è giunto in via Fermi. Sul posto si sono portati anche i funzionari dell’Ats Brianza.

L’arrivo dell’ambulanza dei Volontari del soccorso di Calolziocorte ha aggiunto un ulteriore dose di strazio perchè a bordo, tra i membri dell’equipaggio, c’era anche lo zio di Ugo, Mosè Merlo, che purtroppo ha dovuto assistere alla lunghe operazioni occorse per rimuovere il cingolato dal corpo del ragazzo. Ci è voluto più di un’ora ma a quel punto davvero non c’era più nulla da fare per Ugo Gilardi che lascia attonita la piccola comunità di Valgreghentino, dove era ben voluto da tutti perché molto impegnato a livello associativo.

Vladimiro Dozio