Il calo dei pensionati “salva” l’occupazione

Lecco, sebbene siano diminuiti i nuovi contratti il saldo resta positivo

Il calo dei pensionati “salva” l’occupazione

Lecco, sebbene siano diminuiti i nuovi contratti il saldo resta positivo

Meno neo assunti in provincia di Lecco, ma anche meno pensionati e meno licenziati. Il saldo occupazionale resta cosi positivo. "I dati relativi al primo semestre 2024 indicano una ripresa del mercato del lavoro locale - si legge nel Report dell’Osservatorio provinciale del mercato del lavoro -. Tuttavia, questo recupero è dovuto esclusivamente alla significativa riduzione delle cessazioni". Nell’ultimo semestre è stato firmato un contratto di lavoro a 20.483 persone, 400 in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e 1.500 in meno del 2022, ma le cessazioni sono state 19.553, con un conto finale di quasi mille dipendenti in più. In molti casi non si è trattato di nuove assunzioni: si contano 6mila proroghe e 2.500 trasformazioni, di cui 1.800 da un contratto a tempo determinato a uno a indeterminato. La maggior parte dei contratti sono precari: il 54% a tempo determinato, il 15% di somministrazione, il 3,5% di apprendistato e il 3% di co.co.co. A trainare l’occupazione è stato soprattutto il turismo. La Brianza sembra non essere più il motore economico del territorio: sono state più le 6.909 cessazioni dei 6.832 avviamenti.

Nel distretto di Bellano invece ci sono stati 3.373 avviamenti e 2.459 cessazioni con un conto positivo di 914 contratti, mentre nell’area di Lecco gli avviamenti sono stati 10.278 e le cessazioni 10.188. Le donne assunte sono state il 45% di tutti gli assunti, il 18% con un contratto part-time, mentre gli under 30 il 41%, in calo, l’85% con contratti non stabili. D.D.S.