REDAZIONE LECCO

"I soldi per gli angeli del Covid sono finiti"

I soldi per gli “angeli azzurri“ del Coronavirus sono finiti. Per pagare le indennità da malattie infettive agli operatori sanitari in servizio nei reparti Covid degli ospedali lecchesi, i contabili della sanità pubblica provinciale hanno dovuto attingere al fondo che serve per pagare gli straordinari, che così non verranno liquidati. A saldare di tasca propria il conto, per il prezioso e rischioso lavoro svolto per fronteggiare l’emergenza e assistere tutti i pazienti, a costo di contagiarsi, sono quindi proprio gli stessi eroi della pandemia. La spesa per l’indennità da malattie infettive, una sorta di “extra“ previsto dal contratto nazionale per quanti lavorano tra le corsie a rischio, è passata dai 17mila euro del 2020 ai 620mila del 2021: l’anno scorso il capitolo di bilancio era stato del resto finanziato con risorse statali aggiuntive appositamente stanziate. Quest’anno no.

Nessuno infatti da Roma o dal Pirellone a Milano ha pensato a ripianare la voragine provocata della necessità di trasformare l’Alessandro Manzoni di Lecco, il San Leopoldo Mandic di Merate e in parte l’Umberto I di Bellano in strutture per curare i malati di Covid e quindi di pagare chi lavora. "Questo ha determinato che l’intero costo dell’emergenza pandemica è passatoa carico del fondo ordinario – denuncia la paradossale situazione Ercole Castelnuovo, sindacalista della Cgil capodelegazione della Rsu dell’Asst di Lecco – Gli eroi adesso sono costretti a pagare l’emergenza. Al danno si aggiunge la beffa. Ce lo comunicano sempre i dirigenti della nostra Asst: tale squilibrio determina infatti un calo di risorse disponibili tale da impedire il pagamento delle ore straordinarie autorizzate e accantonate". Sono complessivamente 120mila euro le ore di straordinari arretrati mai pagati e che probabilmente a questo punto mai lo saranno, se non tramite riposi forzati compensativi, invece che con soldi in busta paga che spetterebbero di diritto a chi lavora più di quanto sarebbe tenuto a fare. I soldi per pagare le promozioni di alcuni però invece ci sono. "In questo macello, in Asst hanno trovato il tempo di deliberare senza accordo sindacale i nuovi incarichi di funzione, aumentando i costi da 387mila nel 2020 a 482mila euro nel 2021".

D.D.S.