Statale 36, grosso ramo s’abbatte su furgone: "Nel buio ho temuto fosse uno sparo"

Colico, il racconto di uno dei tre occupanti di un mezzo colpito all’alba all’uscita da una galleria della Super. Il parabrezza ha retto e attutito l’urto. Altro incidente sfiorato, poi la bonifica degli alberi pericolanti

Francesco Pascuzzi

Francesco Pascuzzi

Il grosso ramo è crollato loro addosso all’uscita dal tunnel della Statale 36. Bum: un colpo secco, come quello di uno sparo. Il parabrezza del Ducato su cui viaggiavano fortunatamente ha retto e anche il finestrino; i fari e lo specchietto retrovisore no, sono andati in frantumati. È successo tutto in una frazione di secondo, subito fuori dalla galleria Monte Piazzo, all’altezza di Piona a Colico, in direzione nord. Dopo le frane, gli allagamenti, gli automobilisti in contromano, le gallerie che cedono, sulla futura autostrada delle Olimpiadi invernali di Milano–Cortina 2026, c’è ora da avere paura anche dei rami e degli alberi che crollano per il forte vento.

"Ci siamo molto spaventati", racconta Francesco Pascuzzi, 38 anni di Abbadia Lariana. Lui sedeva sul sedile del passeggero, come la moglie Sharon, che ad Abbadia ha un negozio di abbigliamento, mentre il suocero settantenne Giuseppe Cimino era alla guida del furgone con cui stavano andando al mercato di Sondrio, perché padre e figlia sono anche ambulanti.

"Appena usciti dalla galleria illuminata, ci siamo trovati in mezzo al buio, perché non era ancora l’alba – prosegue Francesco -. Abbiamo avvertito un forte botto, un botto pesante. Non ce l’aspettavamo proprio". Con estrema lucidità, il conducente non si è lasciato prendere dal panico, ha accostato e rallentato fino ad arrestare il mezzo in condizioni di sicurezza. "Solo quando ci siamo fermati abbiamo visto che ci era crollato un grosso ramo addosso – spiega Francesco -. È caduto da uno degli alberi rinsecchiti dalla siccità che crescono vicino alla Superstrada".

Il ramo è stato spezzato dal forte vento caldo che ieri ha sferzato tutta la zona dell’alto lago di Como e il resto della provincia di Lecco, con raffiche che in alcuni punti più in quora hanno raggiunto i 116 chilometri orari, mentre su lago hanno soffiato fino a 90. "È successa la stessa cosa a un autotrasportatore che arrivava dietro di noi alla guida di un bilico – aggiunge Francesco -. Per evitare il ramo ha scartato verso la corsia di sorpasso e stava per scatenare un incidente....". I danni al loro furgone sono parecchi, perché è abilitato a mercato viaggiante, con bancarelle e tendone: "Speriamo che qualcuno almeno ci risarcisca". I Vigili del fuoco, allertati dagli agenti della Polizia stradale, hanno successivamente abbattuto l’albero pericolante e più tardi sono intervenuti pure i cantonieri di Anas, perché il vento ha sradicato molte altre piante lungo tutto il tracciato delle 36.